"Amoreodio" di Cristian Scardigno, arriva il film sul delitto di Novi Ligure
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"Amoreodio" di Cristian Scardigno, arriva il film sul delitto di Novi Ligure

martedì 7 ottobre, 2014

CON AMOREODIO IL 32ENNE CRISTIAN SCARDIGNO RIVISITA IL DELITTO DI NOVI LIGURE APPROFONDENDO LE COMPLESSE DINAMICHE DEL MONDO GIOVANILE IN UNA RIFLESSIONE CHE RICONOSCE TUTTA LA DIFFICOLTÀ DI DARE RISPOSTE.

Una storia di adolescenza difficile. La ricerca continua - e pericolosa - del limite da superare. La statica monotonia di un paese e, di contro, l'irrefrenabile scivolare nel buco nero del malessere e del proibito. Soprattutto, una prova di vitalità del cinema italiano "giovane" da tenere d'occhio: approda il 9 ottobre nelle sale Amoreodio, dopo aver scosso il pubblico internazionale in un tour di festival - da Montreal a ad Annecy, dal Portogallo all'Inghilterra, fino al Festival di Como ed al Sudestival di Monopoli.

Ispirata al delitto di Novi Ligure, la pellicola è l’opera prima di Cristian Scardigno, 32enne sceneggiatore, regista e produttore, che sceglie nomi e luoghi di finzione, ma soprattutto trae partito dal fatto di cronaca per approfondire il difficile mondo interiore dei protagonisti.

"Ho cominciato a pensare ad Amoreodio verso la fine del 2009, esattamente durante l’ultimo giorno di riprese del mio cortometraggio La terra sopra di noi" spiega il regista. "Lo spunto era un fatto di cronaca nera che mi aveva segnato quando ero poco più che maggiorenne. Mi interessavano i personaggi coinvolti in quell’evento tanto discusso e al centro dell’attenzione mediatica, quasi da non meritare un ulteriore approfondimento". Questione di sguardi diversi, dunque: l'occhio della macchina da presa, più penetrante, più audace nello scegliere e nell'indagare. Continua Scardigno: "Col tempo, infatti, ho abbandonato l’interesse per il fatto di cronaca e ho rivolto le mie attenzioni su ciò che realmente mi attraeva di questa storia: gli adolescenti e le loro inquietudini". [MORE]

Questa la sinossi ufficiale del film: 

Katia, 17 anni, apatica e frustrata, trascorre le giornate in compagnia del suo ragazzo, Andrea. Quando non è con lui, incontra di nascosto altri ragazzi, guarda video proibiti su internet e litiga continuamente con i propri genitori. La monotonia del piccolo paese in cui vive, la trascina in un vortice di immoralità e trasgressione che, insieme ad Andrea, la porterà ad un tragico epilogo.

Il rischio, sempre dietro l'angolo con queste storie, è di banalizzare o di sfociare nella sterile retorica. Ma Scardigno puntualizza: "Man mano che le mie ricerche proseguivano, il mondo adolescenziale mi si presentava in tutta la sua complessità. Dovevo trovare un compromesso per non parlare in modo generico di un’intera generazione e allo stesso tempo rimanere fedele all’idea originaria che vedeva due personaggi al centro della storia, una ragazza diciassettenne e il suo fidanzatino. Nascono così Katia e Andrea, coppia di ragazzi incapaci di interagire con l’esterno che li circonda".

Vero, però, anche il contrario: che l'area di pericolo del film si collochi in una possibile spettacolarizzarizzazione. O nell'ossessione di spiegare. "Non ho ricercato le cause, non mi sono intestardito per mostrare il principio del malessere" precisa allora il regista. "Siamo catapultati nella vita di questa ragazza insoddisfatta, incapaci di reagire di fronte a quello che vediamo; e a differenza di tutto ciò che i servizi dei telegiornali ci hanno mostrato, qui non c’è spettacolarizzazione".

Il film tiene sulla corda, con una sapiente costruzione del "punto di rottura", quello sviluppo imprevedibile che fa precipitare la situazione e suscita ulteriori interrogativi, ai quali non sempre è facile trovare risposte. Delicato, allora, il ruolo affidato ai giovani protagonisti, Michele Degirolamo nei panni di Andrea e Francesca Ferrazzo (in foto, in una scena del film), la cui sofferta interpretazione di Katia è valsa il tributo quale miglior attrice al 31° Annecy Cinéma Italien. Per un'opera in cui giudizi, così come le vite, restano sospesi, l'attenzione - quella che spesso non viene riservata agli adolescenti - è massima.

DATA USCITA: 09 ottobre 2014
GENERE: Drammatico
ANNO: 2014
REGIA: Cristian Scardigno
SCENEGGIATURA: Cristian Scardigno
ATTORI: Francesca Ferrazzo, Gianluca Cammisa, Raffaele Buranelli, Piergiuseppe Francione
FOTOGRAFIA: Francesco Crivaro
MONTAGGIO: Massimiliano Rossi
MUSICHE: Mauro del Nero
PRODUZIONE: Underdog Film
DISTRIBUZIONE: Underdog Film
PAESE: Italia
DURATA: 100 Min

(in alto: dettaglio del poster di Amoreodio)

 

A.M.


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