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- Roma, 7 apr. - E' bagarre politica dopo che Francesco Storace, leader de La Destra, ha attaccato Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza Rai, ipotizzando addirittura di scaricare da qui a qualche ora, nel cuore della notte, letame davanti all'abitazione del senatore del Pd. Il motivo sta nel regolamento varato dalla commissione, con la decisiva mediazione del presidente-relatore Zavoli, sulle trasmissioni durante questa fase di campagna elettorale per le amministrative del 15 e 16 maggio.[MORE] In una nota Storace ha sottolineato che "l'informazione italiana, pronta a insorgere appena da sinistra si alza un lamento, tace sul regolamento della Vigilanza Rai che imbavaglia chi ha i voti ma non i gruppi parlamentari e premia chi ha i gruppi parlamentari ma non i voti". La replica della commissione non si e' fatta attendere. In un comunicato la presidenza ha precisato che "nel corso dell'esame della delibera per le elezioni amministrative la questione e' venuta in evidenza da due punti di vista: gli spazi da assicurare a fini elettorali nelle trasmissioni di comunicazione politica e il tipo di pluralismo da garantire, invece, durante lo stesso periodo elettorale nell'ambito dei programmi di informazione o approfondimento". Cosi', "nel primo caso il Presidente, come relatore del provvedimento, non ha esitato a sostenere e formulare egli stesso proposte emendative al fine di ampliare la platea dei soggetti politici; nel secondo caso non poteva che rispettare la legge sulla par condicio, la quale prevede che i programmi di informazione, telegiornali compresi, cosi' come quelli di approfondimento, non possono trasformarsi in tribune elettorali". Detto questo, comunque, "resta l'impegno della Commissione e del Presidente Zavoli perche' la Rai - nel quadro della normativa vigente - assicuri spazi a tutte le voci prescindendo dalla presenza, o meno, in qualche organo elettivo". Ma ormai la polemica era scoppiata e le reazioni alle parole di Storace non si sono fatte attendere. Come quella della Fnsi, secondo cui "letame sono solo" le parole di Storace "che assumono un carattere di insulto e minaccia squadrista assolutamente inaccettabili sia come politico sia come giornalista iscritto all'Ordine professionale e come tale colpevole di violazione grave". E mentre Giorgio Merlo, vicepresidente della Vigilanza, e' convinto che "le solite minacce di Storace sono, come al solito, di stampo goliardico" e che il letame non verra' scaricato, "anche perche' e' maleodorante per tutti", solidarieta' a Zavoli viene dal'Idv, che con il portavoce Leoluca Orlando parla di "minacce" di Storace "gravi e intollerabili" a Zavoli, aggiungendo che dal segretario della Destra arriva "un insopportabile e pericoloso atteggiamento squadrista"