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Alluvione Genova, corteo di protesta a Palazzo Tursi e richieste le dimissioni di Doria

Emanuele Ambrosio
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Alluvione Genova, corteo di protesta a Palazzo Tursi e richieste le dimissioni di Doria
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GENOVA, 22 OTTOBRE 2014 - Al grido di #orabasta centinaia di persone sono scesa in piazza ieri, 21 Ottobre, per far sentire la propria voce contro il Comune e la Regione a due settimane dalla terribile alluvione che ha letteralmente messo in ginocchio la città di Genova.

Alluvione Genova, al grido di #orabasta il popolo genevose chiede le dimissioni di Doria 

Un lunghissimo corteo a più voci, che si è dato appuntamento in piazza De Ferraris con l’intento, unico e solo, di dirigersi verso la sede del Comune. Destinazione Palazzo Tursi quindi per le tantissime persone che, armate di un enorme striscione, hanno sfilato in corteo per protestare contro la pessima organizzazione del Comune, rappresentato dal sindaco Marco Doria, a cui hanno più volte richiesto spiegazioni.[MORE]

In prima fila a mantenere ben saldo ed alto lo striscione c’erano personaggi pubblici come Cristiano De Andrè e Francesco Baccini, che hanno deciso di scendere in piazza accanto alla gente comune con cui hanno vissuto e condiviso questa ennesima tragedia. Una scelta sentita e di cuore da parte di due genevosi, che devono tanto alla loro amata terra e che sono scesi in piazza come semplici cittadini per manifestare il proprio dissenso ad una politica assente ed incurante.

Siamo in tanti e tra poco saremo ancora di più” ha urlato a gran voce il figlio di Francesco Baccini, che ha poi infiammato la folla dicendo: “dirigiamoci verso Tursi per farci sentire e dire basta una volta per tutte”. Non da meno sono state le parole delle gente comune che, dinanzi ad una nuova terribile tragedia come quella dell’alluvione, ha semplicemente voglia di avere risposte chiare e precise. “Abbiamo perso tutto, vergogna” hanno urlato molti dei manifestanti del corteo, che ai politici hanno chiesto “fatevi vedere, siete capaci solo a rubare”. Richieste accolte, seppur in parte, visto che intorno alle ore 14.00 un gruppo di persone tra cui anche De Andrè e Baccini hanno avuto accesso a Palazzo Tursi per colloquiare con il sindaco Doria.

La folla rimasta fuori dalla sede del Comune ha proseguito la sua protesta chiedendo a gran voce le dimissioni di Doria e lanciando bottiglie e monete contro le mura del palazzo.

Il lungo corteo è terminato intorno alle ore 17.00. La folla è riuscita a farsi promettere dal sindaco Doria la sospensione della tasse per tutti i commercianti coinvolti e colpiti dalla terribile alluvione, mentre nelle prossime ore si procederà a valutare possibili contatti con le banche per consentire la ripresa di una città colpita ancora una volta a soli tre anni di distanza dalla precedente alluvione.

Emanuele Ambrosio

(foto: quotidiano.net)


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Scritto da Emanuele Ambrosio

Giornalista di InfoOggi

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