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16 NOVEBRE 2013 - Diverse segnalazioni concernenti software nocivi del tipo «Cryptolocker» sono giunte allo “Sportello dei Diritti”. Il "virus", che si diffonde tramite allegati e-mail e pagine Internet appositamente preparate, una volta installato cripta i file che si trovano sul computer (ad es. documenti Excel o Word). La vittima vedrà in seguito comparire un messaggio sullo schermo nel quale annuncia il pagamento di una somma di denaro, di solito 100 euro, in cambio della chiave per poter ripristinare i file. Si tratta di non solo di reati specifici quale accesso abusivo ad un sistema informatico, appropriazione indebita e dei veri e propri tentativi di truffa, ma anche di estorsione, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, da denunciare all’autorità giudiziaria per il tramite della polizia postale.
Diversi prodotti antivirus possono trovare e distruggere il software nocivo, ma spesso è troppo tardi, perché i file che si trovano sul computer sono già stati cifrati. Perciò il problema non è tanto la rimozione del software nocivo quanto il ripristino dei dati originali. Per il momento sembra non esistere un metodo per decodificare i dati senza la chiave, nota solo ai truffatori. Ciononostante gli esperti sconsigliano di assecondare le richieste di pagamento. Non vi è nessuna garanzia che i criminali mantengano la parola e inviino la chiave necessaria per decodificare i file.
Per contrastare i malfattori si raccomanda di copiare regolarmente i dati salvati sul computer su supporti dati esterni (backup), di aggiornare sempre il sistema operativo e le applicazioni installate (ad es. Adobe Reader, Adobe Flash, Sun Java, ecc.) nonché i sistemi antivirus e il firewall personale. Se si ricevono e-mail inaspettate o che provengono da mittenti sconosciuti, bisogna ignorare le indicazioni, non aprire allegati o link.
In caso di infezione occorre disconnettere subito il computer da tutte le reti e procedere ad una disinfezione. Si raccomanda di reinstallare il sistema e cambiare tutte le password. Dopo aver eseguito queste misure sarà possibile ripristinare i dati (se disponibili) grazie al backup effettuato in precedenza.[MORE]
(notizia segnalata da giovanni d'agata)