Alitalia: sospese le trattative nella notte. Lupi: proseguiremo anche senza Cgil
Economia Lazio

Alitalia: sospese le trattative nella notte. Lupi: proseguiremo anche senza Cgil

mercoledì 16 luglio, 2014

 ROMA, 16 LUGLIO 2014 – È stata sospesa alle 2 di stanotte la trattativa tra il Ministro delle Infrastrutture, Lupi, e i sindacati di categoria avviata nel pomeriggio di ieri. Tema dell’incontro il contratto nazionale del trasporto aereo e la riduzione del costo del lavoro. Fonti sindacali riferiscono che non è ancora stata fissata la data per il proseguo della trattativa.

La situazione al momento è di stallo ma oggi si attende la risposta della Cgil riguardo l’accordo sugli esuberi. Si tratta di un piano che prevedrebbe la mobilità per 954 dipendenti dell’azienda che verrebbero affidati al nuovo strumento sociale per il contratto di collocamento, mentre altri 681 dovrebbero essere ricollocati in aziende fornitrici di Alitalia. A causa delle poche garanzie di questo piano il sindacato pare sia orientato a dare una risposta negativa.

Ma il Ministro Lupi sembra restare sereno: spiega che l’accordo sugli esuberi è stato firmato dalla
maggioranza dei rappresentanti sindacali della compagnia e che quindi "se la Cgil dice di no, l'accordo è valido e si andrà avanti".[MORE]

"Penso che abbiano compreso tutti – spiega ancora i Ministro ai microfoni di Radio Anch’io- che il lavoro non si da per decreto o se qualcuno lo vuole, ma perchè si fa impresa e si torna a investire in progetti seri e per questo serve qualcuno che investa risorse vere. Finalmente abbiamo un progetto credibile per una compagnia che torni a competere nel mondo, occorrono anche sacrifici ma purchè si riproduca il lavoro: o si sceglie il baratro o si sceglie una possibilità". Ha infine concluso:"C'è un accordo quadro firmato, mi auguro che nessuno contesti la bontà del progetto, nemmeno la Cgil, se qualcuno mette paletti per fallire l'accordo, se ne prenderà la responsabilità".

La replica della controparte arriva per voce di Antonino Cortorillo, esponente della segreteria nazionale della Filt Cgil, che si dice consapevole della crisi della grande azienda ma non disposto a consentire che il peso ricada solo sui lavoratori.

Michela Franzone


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