Alitalia, per il 20 marzo cancellato 40% voli. Previsti duemila esuberi tra il personale di terra
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ROMA, 17 MARZO - Sarebbero oltre duemila gli esuberi fra il solo personale di terra previsti nel piano di rilancio di Alitalia. Tra questi 1338 sono lavoratori a tempo indeterminato, 558 a tempo determinato, 141 all'estero, ai quali si aggiungerebbero i 400 naviganti per i quali la solidarietà difensiva scade a dicembre. [MORE]
L'azienda avrebbe inoltre chiesto anche tagli salariali del 28% per i piloti medio raggio, 22% per i piloti lungo raggio e 32% per gli assistenti di volo. Il piano però prevede anche l'assunzione nel 2019 di circa 500 unità per il personale di volo e l'arrivo di otto nuovi aerei, che verrebbero utilizzati per una decina di nuove rotte di lungo raggio.
Lunedì 20 marzo il 40% dei voli nazionali ed internazionali di Alitalia saranno cancellati. Lo stop è dovuto ad un'agitazione di alcune sigle sindacali dei controllori di volo dalle ore 13 alle 17 ed uno sciopero proclamato dalla sigla sindacale CUB Trasporti per l'intera giornata, ad eccezione delle fasce garantite 7-10 e 18-21. Proclamato inoltre uno sciopero unitario previsto per il 5 aprile. "È l'unica data possibile e l'agitazione durerà 24 ore", ha detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi.
"Il piano industriale – ha proseguito Tarlazzi – così come si prospetta è insostenibile, non c'è sviluppo ma solo ridimensionamento forte dell'occupazione, dei salari e della flotta". "Se fosse confermato - ha aggiunto - il nostro giudizio non può essere molto negativo e richiederà una mobilitazione e risposte molto forti da subito. Ci devono convincere che è realmente un piano di sviluppo perché non si capisce come si può aumentare il traffico riducendo la flotta. Poi vogliamo vedere i conti del 2016 perché non vogliamo accettare esuberi o tagli del salari".
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine rsi.ch)