Al Cern di Ginevra collisioni record tra particelle
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NAPOLI, 3 GIUGNO 2015 - Dal Cern di Ginevra, in Svizzera, dopo due anni di stop tecnico, sono riprese le collisioni tra protoni accelerati all'energia record di 13mila miliardi di elettronvolt (13 TeV). Questo rappresenta un punto di svolta per la fisica.
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"È un passo storico per la fisica e per la tecnologia, reso possibile anche dall’importante contributo dell’Italia". Così Fabiola Gianotti, che dal prossimo 1 gennaio sarà a capo del Cern di Ginevra, ha commentato le prime collisioni avvenute oggi nell’acceleratore più grande del mondo, il Large Hadron Collider. E' cominciata così quella che potrebbe rappresentare la nuova rivoluzione della fisica. Ora diventa possibile osservare un mondo di fenomeni completamente nuovi, che la fisica tradizionale finora non era in grado di descrivere. "Diventa anche possibile scoprire perché l’universo è fatto prevalentemente di materia", ha aggiunto la scienziata italiana. Le super accelerazioni sono registrate da quattro rivelatori sotterranei, Atlas, Cms, Alice e Lhcb. Si tratta di un'energia mai raggiunta prima in laboratorio, alla quale d'ora in poi l'acceleratore e i rivelatori lavoreranno a regime con l'obiettivo di aprire una nuova finestra sull'universo subnucleare. L'obiettivo è trovare la spiegazione per la materia oscura che occupa oltre un quarto dell'universo ma che la teoria Modello Standard sulla creazione dell'universo visibile non e' stata in grado di chiarire. "E' il tempo della nuova fisica", ha commentato entusiasta il direttore uscente del Cern, Rolf Heuer. Gli scienziati sperano di ottenere una fotografia degli istanti successivi al Big Bang, la prima luce dell’Universo.
(foto:tecnologiaericerca.com)
Filomena I. Gaudioso