Agguato al presidente del Parco dei Nebrodi, la solidarieta' del Club alpino italiano
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MILANO - “Ancora una volta il CAI si sente vicino a chi opera con impegno, mettendo a rischio anche la propria persona, a difesa del territorio, delle persone e della legalità e lavora per promuovere le potenzialità di sviluppo sostenibile e di turismo consapevole delle montagne”. [MORE]
Con queste parole il Presidente generale del Club alpino italiano Umberto Martini esprime la propria solidarietà a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi e di Federparchi Sicilia, vittima di un grave agguato in stile mafioso la notte scorsa sulla strada tra Cesarò e San Fratello (ME).
Due persone hanno sparato contro l'auto sulla quale viaggiava di rientro da una manifestazione a Cesarò. A mettere in fuga i due criminali, rispondendo al fuoco, sono stati il poliziotto della scorta e l'equipaggio di una seconda macchina della polizia.
Solidarietà e vicinanza arrivano anche dal presidente del Gruppo regionale Sicilia del CAIGiuseppe Oliveri. “Il Consiglio direttivo del CAI Sicilia, sconvolto dall'evento criminale, dà la massima solidarietà al presidente e amico Giuseppe Antoci”. Oliveri ricorda la proficua collaborazione con il Parco dei Nebrodi, che dura da anni. “Abbiamo attivi con il Parcodue protocolli d'intesa, per la realizzazione di una palestra di roccia e per la manutenzione dei sentieri”
Antoci era sottoposto a tutela per la serie di minacce subite in seguito ai protocolli di legalità messi in atto per evitare la concessione di ampie zone di pascoli dell'Area protetta alla mafia.