Afghanistan, colpita una scuola in Kunduz: la Nato respinge le accuse
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KABUL, 16 LUGLIO – Un raid aereo della missione Resolute Support a guida Nato avrebbe colpito una scuola della provincia di Kunduz, nel nord del Paese. A dare la notizia è stata l’emittente 1TvNews di Kabul, le cui indiscrezioni hanno poi trovato conferma da parte delle autorità locali e delle forze dell’ordine.[MORE]
Il colonnello William K. Salvin, uno dei portavoce della missione internazionale, ha invece negato qualsiasi coinvolgimento della Nato, affermando che le stesse fonti citate dalla televisione afghana avrebbero parlato di un incendio scoppiato nella cucina e poi divampato nel resto dell’edificio scolastico.
La versione proposta dal colonnello Salvin, ad ogni modo, contrasta con quanto dichiarato da Mahfoozullah Akbar, portavoce della 808/a Zona della polizia di Kunduz City, il quale ha riportato di un aereo della coalizione internazionale che avrebbe colpito la scuola cittadina, ferendo almeno una persona.
L’attacco, presumibilmente mirato a colpire la scuola Khwaja Ghaltan, occupata dai Talebani e sita all’esterno di Kunduz City, ha invece attinto il plesso di Khwaja Mashad, peraltro situato a poche centinaia di metri dalla sede del governo provinciale.
L’ex presidente afghano, Hamid Karzai, ha stigmatizzato l’accaduto, attaccando duramente anche l’offensiva in Uruzgan, che avrebbe mietuto vittime tra i civili. “La guerra al terrore”, ha adichiarato Karzai “ha causato una massiccia distruzione di vite umane e di proprietà”.
La missione Resolute Support è iniziata il 1 gennaio 2015, in sostituzione della precedente ISAF. L’obiettivo principale è contribuire all’addestramento e formazione dell’esercito regolare e delle altre forze armate del Paese.
Paolo Fernandes
Foto: uskovioniran.com