Addio a Tudge, la ragazza in coma per aver difeso due ragazze: domani il padre staccherà la spina
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OFFENBACH (GERMANIA), 27 NOVEMBRE 2014 – Se ne andrà domani, per volontà del padre, Tudge, la giovane ragazza di 23 anni che prese le difese di due ragazze minorenni aggredite da una banda di bulli. La giovane, in seguito ad un colpo alla testa, è finita in coma e i medici hanno dichiarato subito che non c'erano speranze di un risveglio.
La storia di Tudge che aveva difeso due ragazze: se ne andrà il giorno del suo compleanno
La storia di Tudge, di soli 23 anni, è cominciata dieci giorni fa mentre si trovava al “McDonald’s”. Un banda di ragazzi minorenni, capitanati dal serbo Sanel M., hanno iniziato a molestare, prima verbalmente e poi fisicamente, due ragazze di 13 e 16 anni. La scena è andata avanti per mezz’ora senza che nessuno, nel locale, si muovesse contro di loro, tranne Tudge, che si è fatta avanti e li ha messi in fuga. Attesa nel parcheggio fino all’ora di chiusura, Sanel M., visivamente ubriaco, ha dato un colpo alla tempia a Tudge mandandola in coma. Per lei non c’é alcuna speranza di risveglio e, il padre, ha deciso di staccare la spina, che la tiene ancora in vita, domani, il giorno del suo 24esimo compleanno.
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Proteste contro il fast-food, Tipi: “Per mezz’ora tutto questo non sarebbe successo”
Intanto, si sono scatenate le proteste contro i dipendenti del fast-food. La prima polemica nasce dalla non curanza dell’accaduto, ‹‹per mezz’ora›› sentenzia Tipi, deputato dell’Assia Ismail, ‹‹senza che nessuno dei dipendenti si sia sentito in dovere di prendere il telefono e chiamare la polizia. Tutto questo non sarebbe mai accaduto››. La seconda polemica nasce dalla ricostruzione di un’amica che, in seguito alla visione di Tudge sanguinante, si è recata all’interno del fast-food per chiedere un bicchiere d’acqua e il dipendente si sarebbe rifiutato di darlo gratis.
Erica Benedettelli
[immagine da lunionesarda]