Addio a Mons. Elio Bromuri, direttore del settimanale "La Voce" dal 1984
Cronaca Umbria

Addio a Mons. Elio Bromuri, direttore del settimanale "La Voce" dal 1984

lunedì 17 agosto, 2015

PERUGIA, 17 AGOSTO 2015 –  «Don Elio è un uomo di Dio che sarà ricordato da tutti noi non tanto per le grandi cose che ha fatto, ma per quelle piccole da lui compiute ogni giorno per il bene della Chiesa e della società intera. Anche da questo si coglie lo spessore di quest’uomo e di questo sacerdote, uno dei miei più stretti collaboratori e consiglieri», con questa parole il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti ha commentato la notizia della morte di Mons. Elio Bromuri, avvenuta questa mattina all’età di 85 anni - era nato a Deruta (PG) l’11 ottobre 1930.[MORE]

La camera ardente è stata allestita questo pomeriggio presso la chiesa di Sant'Ercolano a Perugia; mentre le esequie, presiedute dal cardinale Bassetti, avranno luogo domani nella cattedrale di San Lorenzo, alle 15.30.

Uomo del dialogo culturale e religioso, Mons. Bromuri ha ricoperto nel tempo diversi incarichi regionali e diocesani: è stato coordinatore delle Commissioni CEU per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso e per le Comunicazioni sociali, vicario episcopale per la cultura dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, rettore delle chiese dell’Università degli Studi e di Sant’Ercolano del Sodalizio di San Martino e direttore degli Uffici diocesani per la Pastorale universitaria, per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso e per Comunicazioni sociali. Riguardo a quest’ultimo settore, al suo impegno è legato il rilancio del settimanale «La Voce», che ha diretto dal 1984; l’ultimo editoriale che ha redatto risale allo scorso 7 agosto.

In particolare, al noto sacerdote perugino si riconosce il merito di aver fondato circa mezzo secolo fa il Centro internazionale di accoglienza in via Bontempi, noto come “Ostello di don Elio”, la prima opera di carità della Chiesa perugina. Molti i riconoscimenti ottenuti, in ambiti differenti, come il “premio alla carriera” da parte dell’Ordine regionale dei Giornalisti, o ancora, l’iscrizione all’“Albo d’Oro” della città di Perugia (era il 20 giugno 2010), su decisione del Consiglio comunale, con la seguente motivazione: «Laureato in filosofia e teologia, Monsignor Bromuri ha dedicato la maggior parte della sua vita all’insegnamento. È stato docente di Ecumenismo presso l’Istituto Teologico di Assisi. Da sempre animatore del dialogo culturale e religioso, Monsignor Bromuri ha svolto una rilevante azione pastorale come Cappellano della Chiesa dell’Università, fin dalla sua riapertura del 1958 a opera del Rettore Giuseppe Ermini. Per più di vent’anni è stato assistente della FUCI (Federazione universitaria cattolici italiani) e ha dato vita al Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale). L’impegno rivolto al dialogo interreligioso lo ha portato a fondare il Centro Ecumenico e Universitario San Martino e il Centro internazionale di accoglienza in via Bontempi, già conosciuto come “Ostello di don Elio”, nel quale, ogni anno, vengono accolte gratuitamente centinaia di persone in difficoltà. La sua pluriennale esperienza e il suo impegno umanitario sono stati premiati con numerosi riconoscimenti: da ultimo con la dignità di Protonotario Apostolico concessagli da S.S. Papa Benedetto XVI nel 2008. I suoi insegnamenti trapelano, da anni, dalle pagine del settimanale La Voce di cui Monsignor Elio è direttore».

Il messaggio di cordoglio dei Vescovi dell’Umbria: «Nell’apprendere la notizia del ritorno alla casa del Padre di Mons. Elio Bromuri – si legge –, i Vescovi dell’Umbria affidano a Gesù buon pastore l’anima di questo suo servo fedele, che ha esercitato per lunghi anni il ministero sacerdotale al servizio dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve e delle Chiese della regione.
Ricordano con animo grato il suo impegno nell’insegnamento, nella pastorale universitaria, nel campo delle comunicazioni sociali e del dialogo ecumenico. I suoi interventi sul settimanale «La Voce», di cui è stato direttore per tanti anni - sempre competenti ed equilibrati, apprezzati anche fuori dall’ambito strettamente ecclesiale - hanno costituito un prezioso e puntuale contributo alla riflessione per il bene comune ed hanno stimolato iniziative e impegni diversificati.
Resta di lui la testimonianza di un uomo e di un sacerdote appassionato per l’annuncio del Vangelo e il dialogo con la società civile, che ha sempre voluto accompagnare con attenzione e simpatia».

Domenico Carelli

(Foto: Mons. Elio Bromuri il giorno dell'iscrizione all'Albo d'Oro della città di Perugia; courtesy U.S.DI. Archidiocesi Metropolitana Di Perugia-Città della Pieve)


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