Addio a Giuliano Gemma: un incidente d'auto uccide il re del western italiano
Cronaca Lazio

Addio a Giuliano Gemma: un incidente d'auto uccide il re del western italiano

martedì 1 ottobre, 2013

ROMA, 1 OTTOBRE 2013 - Uno schianto frontale ha ucciso Giuliano Gemma, stella indiscussa del western all'italiana.

Gemma, settantacinque anni, si trovava a bordo della sua Toyota Yaris nei pressi di Cerveteri quando, all'altezza dell'incrocio fra via del Sasso e via di Zambra, la sua auto si è scontrata frontalmente con una Bmw. Vana la corsa all'ospedale di Civitavecchia: le sue condizioni sono immediatamente apparse critiche e, alla fine, l'interprete di Ringo non ce l'ha fatta.[MORE]

Romano, classe 1938, Gemma, dopo aver lavorato come stuntman e aver interpretato ruoli marginali in Venezia, la luna e tu e Ben-Hur, conosce il successo con il ruolo da protagonista in Arrivano i titani. Dopo aver lavorato sotto la direzione di Luchino Visconti nel film Il Gattopardo e aver partecipato ai successi di Angelica e Angelica alla corte dei re, Gemma si consacra finalmente al genere che l'ha reso celebre: quello del western all'italiana. Fra i suoi successi spiccano: Una pistola per Ringo, Il ritorno di Ringo, Adiós gringo, Per pochi dollari ancora e Anche gli angeli mangiano fagioli, dove fa coppia con Bud Spencer, un altro mostro sacro del genere.

Gemma interpreta anche Robin Hood in L'arciere di Sherwood, entra a far parte del cast de Il deserto dei Tartari e recita nel film Tenebre, diretto da Dario Argento. Dà inoltre il volto a Tex Willer in Tex e il signore degli abissi, trasposizione cinematografica del celebre fumetto. Partecipa inoltre, in tempi recenti, allo splendido To Rome With Love, diretto da Woody Allen.

Vincitore di un David di Donatello, un Globo d'Oro, un Nastro d'Argento, ben tre Premi De Sica e un premio al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary, l'attore rappresenta una grandiosa icona del cinema nostrano.

Oltre allo straordinario talento recitativo, Gemma coltivava anche la passione per la scultura. Lascia una moglie, la giornalista Baba Richerme, e due figlie, Vera e Giuliana.

(fonte www.repubblica.it; www.lastampa.it)
(foto www.spaghettiwestern.altervista.org)

Elisa Lepone

 


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