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Aperta dalle 10 alle 18 al Gemelli. I funerali strettamente privati si terranno in Sardegna
ROMA - Aperta dalle 10 alle 18 di oggi nella chiesa madre del Gemelli la camera ardente per Francesco Cossiga. Per l'ultimo omaggio al presidente emerito della Repubblica sono attese le massime cariche dello Stato e anche il cardinal Bertone, segretario di Stato vaticano. Unanime cordoglio nel mondo politico per la scomparsa del 'picconatore',[MORE] che ha lasciato quattro missive ai vertici dello Stato, ma cheha rifiutato funerali di Stato. Le esequie si svolgeranno informa privata probabilmente a Sassari. Il papa Benedetto XVI ha espresso cordoglio per la morte di un "autorevole protagonista della vita nazionale italiana e uomo di fede".
(ansa)
Chi è stato
Cossiga fu il più giovane presidente della Repubblica, dal 1985, a 56 anni, dopo essere stato il più giovane presidente del Senato, dal 1983. È stato anche Ministro degli Interni nella stagione calda degli anni Settanta quando decise di reprimere con la forza la rivolta studentesca. Anni dopo, nel 2008, ammise di avere infiltrato il movimento studentesco con agenti provocatori per cercare poi sostegno popolare alla repressione poliziesca. Ed era ancora al Viminale nel 1978, durante il sequestro Moro. Si rifiutò di trattare don le Brigate Rosse e si dimise dopo il ritrovamento del cadavere dello statista. «Se ho i capelli bianchi e le macchie sulla pelle – disse – è perché mentre lasciavamo uccidere Moro me ne rendevo conto».
Disse di sé
«Io non sono matto, faccio il matto. Io sono il finto matto che dice le cose come stanno».
Sulla politica
«Governare è far credere».
Il gran rifiuto
Lo scorso anno ha rifiutato il contratto offertogli da Antonio Ricci per condurre il Tg satirico Striscia la notizia, ma era presenza fissa su Radio2 a Un giorno da pecora, di Claudio Sabelli Fioretti, col nome d’arte di Dj K.
Passioni
Amava la musica. I suoi cantanti preferiti erano James Blunt, Michael Bublè e Laura Pausini. Amava leggere le opere di William Shakespeare.
Calcio
Grande appassionato di calcio, tifava Juventus e seguiva la nazionale italiana. Ultimamente aveva espresso stima nei confronti dell’attaccante spagnolo Fernando Torres.
Contro Bill Gates
Grande esperto di informatica, nel 2001 annunciò una causa internazionale alla Microsoft. Prima, aveva scritto una lettera di proteste a Bill Gates per lamentare il cattivo funzionamento di Windows Xp Home. Deluso dalla risposta, chiamò gli avvocati per avere ragione.
Parla gratis con Cossiga
Qualche tempo fa Cossiga ne inventò un’altra delle sue. Collegandosi al sito http://www.francesco-cossiga.sitofono.it e inserendo un numero di telefono (cellulari esclusi) si veniva richiamati e, pare, messi in contatto col presidente emerito. A farlo oggi, si accede a una segreteria telefonica.
Il collezionista
Era appassionato di sistemi di intelligence e servizi di trasmissioni. Aveva un passato da radioamatore e collezionava trasmittenti e qualsiasi tipo di telefono cellulare. Tra le sue collezioni, anche una di stendardi e bandiere. Oltre a quella, la più amata, di cariche istituzionali e riconoscimenti.
Sulla mafia
«La mafia ci appartiene, tanto vale accettarla».
Sui tradimenti
«Esistono tradimenti doverosi e persino morali»
Su Berlusconi
«È un Grande Puffo maligno che riduce la politica in spot» (nel 2005).
Soap opera vere e finte
Ammise pubblicamente di andar pazzo per la soap opera Beautiful. Ma, a dispetto della coltre inviolabile che ha sempre protetto la sua famiglia (che per il grande pubblico non ha neanche un volto) Francesco Cossiga era appassionato anche delle “beautiful” nostrane: molte le sue incursioni, per esempio, nelle beghe che hanno travolto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi negli ultimi tempi. All’epoca delle foto scattate dal reporter Antonello Zappadu a Villa Certosa, che ritraevano Papi Silvio in dolce compagnia, Cossiga in una lettera aperta a Berlusconi inviata al Corriere della Sera gli consigliò una exit strategy per uscire dalla bufera mediatica.
Il milione
Un anno fa sostenne che Veronica Lario, per firmare la separazione consensuale dal premier, aveva fatto una richiesta di un milione di euro. Di rivelazione in rivelazione, l’ex presidente disse anche che la primogenita di Veronica e Silvio, Barbara, già madre di due figli, si sarebbe sposata solo dopo il conseguimento della laurea in filosofia (ottenuta lo scorso 10 luglio), e per rendere più verosimile la notizia affermò che avrebbe lui stesso fatto da testimone alla sposa.
Cene a Palazzo Grazioli
Del premier Cossiga non seguì solo le beghe della famiglia “ufficiale”. Ebbe modo di assistere anche ai suoi svaghi. Come l’ormai celeberrima cena a Palazzo Grazioli, nel 2005, che durò fino all’una di notte e cui presero parte anche Gianni Letta, Mara Venier e Loredana Lecciso. Su quella cena molto si gossippò. E il primo a confondere acque e racconto fu proprio il presidente Cossiga.
(blog.leiweb)