Accordo UE-Ucraina, si scatena l'ira minacciosa del Cremlino
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BRUXELLES, 27 GIUGNO 2014 – Siglato lo storico accordo di associazione e libero scambio tra Unione Europea e Ucraina, sottoscritta, durante una cerimonia al vertice UE, dal presidente Petro Poroshenko e dai leader dei 28. Lo stesso accordo ha coinvolto anche la Moldavia e la Georgia.
Un momento storico per l'Ucraina, come lo ha definito il presidente, che lo ha definito come “il più importante dopo l'indipendenza”, sostenendo inoltre che «questa è la dimostrazione di come le cose possono cambiare in modo drammatico, nel breve termine, se le persone lo desiderano con forza». Il presidente ha inoltre prorogato la tregua di altre 72 ore. Tregua che scadeva questa mattina alle ore 10.
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«Anche la Crimea oggi è parte di questo accordo», ha continuato Poroshenko, «sono stati necessari sette lunghi anni di percorso spinoso, con alti e bassi e la perdita di molte vite umane». Furiosa la Russia, che ha minacciato gravi conseguenze alla luce degli accordi, come ha dichiarato il vice ministro degli esteri Grigori Karasin. Più duro lo stesso Putin, che ha parlato di «colpo di stato anticostituzionale, con i tentativi di imporre una scelta artificiale tra Europa e Russia, e che sta portando a una scissione e a una dolorosa contrapposizione in Ucraina».
Nel frattempo, l'UNHCR ha registrato il raggiungimento di quota 110,000 ucraini fuggiti in Russia dall'inizio della crisi, e di un aumento di 16,400 sfollati interni in più rispetto alla settimana scorsa.
Foto: eunews.it
Dino Buonaiuto