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PESCARA, 24 GENNAIO 2013 – Era solo una questione di tempo prima che anche la Giunta regionale abruzzese dovesse fare i conti la giustizia: rimborsi e spese pazze risalenti al periodo tra il 2009 e il 2012 vengono contestati a 24 rappresentanti della giunta Chiodi, oltre lo stesso governatore dell’Abruzzo.
Tra i reati ipotizzati quelli di peculato, falso ideologico e truffa aggravata che ricadono, momentaneamente, solo su 25 indagati totali analizzati dal pm Giampiero Di Florio, mentre restano fuori i conti delle spese dei gruppi consiliari. Secondo quanto appreso dalla Procura di Pescara, la quale ha mandato un avviso di garanzia al governatore Gianni Chiodi, i rimborsi e le fatture contestate si aggirano intorno agli 80 mila euro e contengono biglietti aerei in business class per i parenti, hotel di lusso, cene pagate, bottiglie di barolo anche da 95 euro, tutti ottenuti senza motivazioni ma solo per il piacere del lusso. [MORE]
‹‹Ancora non so bene di cosa si tratti perché non ho ricevuto l’avviso di garanzia›› commenta Gianni Chiodi ‹‹ho capito che si tratta di rimborsi e, da quello che si apprende, sembra che possano essere spiegati ampiamente, non come è avvenuto nel resto dell’Italia››. Tra gli indagati più in vista, oltre a Gianni Chiodi, anche il presidente del Consiglio regionale abruzzese, Nazario Pagano, il vicepresidente della Regione Alfredo Castiglione, che ha la delega allo sviluppo economico e l’ex assessore alla cultura, Luigi De Fanis, già ai domiciliari dallo scorso 12 novembre, per il reato di concussione.
‹‹Prima o poi in Abruzzo doveva arrivare: è un trend nazionale›› spiega un amareggiato Chiodi che aggiunge ‹‹io non compilo rimborsi, questa la dice lunga. Ricordo, comunque, che sono stato colui che ha ridotto del 75% le spese di rappresentanza rispetto alla precedente Giunta››. Il governatore Gianni Chiodi, già dall’inizio del nuovo anno, aveva avvisato che ci sarebbero stati tentativi di avvelenare questa Giunta in vista delle nuove elezioni e questo per lui è un segnale previsto.
Erica Benedettelli
[immagine da repubblica.it]
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