A3 Salerno-Reggio Calabria: Matteo Renzi, via l'ultimo diaframma su macrolotto da 600 mln
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10 MARZO 2016 - "Il Mezzogiorno lo riprenderemo centimetro dopo centimetro per riportarlo a quello che era ai tempi dell'Unita' d'Italia ovvero la guida del Paese". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, soffermandosi sulla necessita' di continuare l'opera di infrastrutturazione del Paese.
"Basta con la politica politicante, c'e' un Paese da mettere in moto - ha proseguito - e la Salerno-Reggio Calabria e' il simbolo di questo 2016". Il presidente del Consiglio si e' soffermato su altre opere pubbliche necessarie per la Calabria e per il Mezzogiorno. "Per la Calabria - ha detto Renzi - ci sono 3 miliardi da investire nei prossimi anni. Ci sono 500 milioni per le trasversali e bisogna ammodernare la Strada statale 106. Ma la Salerno-Reggio Calabria non e' la sola infrastruttura di cui questa regione ha bisogno, perche' ci sono infrastrutture immateriali come la banda larga. [MORE]
L'alta velocita' non puo' fermarsi a Salerno perche' c'e' la questione della Sicilia e c'e' da ammodernare la ferrovia Taranto-Bari"L'ultimo diaframma della canna nord della galleria Mormanno, in provincia di Cosenza, abbattuto oggi alla presenza del premier Matteo Renzi, e' ritenuta dall'Anas come "una delle opere piu' importanti dell'ultimo cantiere dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria".
La galleria a doppia canna, realizzata in variante rispetto al tracciato esistente e' lunga 2,3 km e rientra nel macrolotto 3.2, i cui lavori sono stati affidati al consorzio Italsarc composto dalle aziende CMB di Carpi e Ghella Spa. E' un'opera progettata per migliorare la planimetria del tracciato grazie all'eliminazione di alcune curve e, tramite la soluzione della galleria, garantisce un ottimale inserimento paesaggistico tenuto conto del grande valore naturalistico del vallone del fiume Battendiero.
Il macrolotto, che sara' completato entro il prossimo dicembre con i lavori di ammodernamento nel tratto compreso tra lo svincolo di Laino Borgo (km 153,400) e lo svincolo di Campotenese (km 173,900) in provincia di Cosenza, ha richiesto un investimento di circa 600 milioni di euro. Il nuovo tratto autostradale lungo 20 chilometri attraversa i territori di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno e sara' realizzato per circa il 60% in variante con 6 gallerie (Donna di Marco di 555 metri, Mormanno e Jannello ciascuna per una lunghezza complessiva di circa 2,3 km, Laria di 624 metri, Colle Trodo di 796 metri e Campotenese di oltre 1 km) ed 11 viadotti (Jannello di circa 600 metri, Italia di oltre 1120 metri, Filomato, Mezzana, La Pineta, Gallarizzo, Battendiero II, Piano dell'Avena, Battendiero III,Mancuso e Castagne), oltre all'adeguamento dello svincolo di Mormanno. "Questi interventi - ha dichiarato il presidente Anas Armani - ci consentiranno di consegnare agli italiani i 443 km della Salerno-Reggio Calabria, con standard europei, completi di almeno 4 corsie e senza cantieri permanenti, entro la fine di quest'anno, anticipando di un anno e mezzo i termini contrattuali, tenuto conto dell'impegno richiesto in tal senso dal Governo".
Bianchi, fine lavori dimostra strategia governo per il Sud
La sezione di scavo varia da mq 130 a mq 150 mentre i metri cubi di roccia scavata sono stati circa 320 mila. La sezione stradale e' di 11,25 metri di larghezza con 2 corsie di marcia, una corsia di emergenza e una banchina pedonale. Il tratto, evidenzia l'Anas, ricade all'interno del territorio montano del valico del Monte Pollino, una delle zone piu' complesse dal punto di vista orografico dell'intera autostrada che da Lagonegro a Castrovillari attraversa rilievi appenninici sino a Campotenese.
"L'autostrada Salerno-Reggio Calabria e' un'arteria strategica per il Sud e per il Paese intero e la sua realizzazione rappresenterebbe un grande successo di questo Governo. L'inaugurazione del primo tratto entro luglio e' un passo importantissimo. Poi, se entro la fine di quest'anno porteremo a completamento i lavori, saremo riusciti dove altri hanno fallito per piu' di 40 anni.
E' una promessa che ci impegniamo a mantenere". A dirlo e' Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni culturali e deputato calabrese del Nuovo Centrodestra. "Inoltre - aggiunge - il completamento della A3 e' importante sul piano economico perche' permetterebbe un rilancio del turismo rendendo piu' facilmente accessibili le localita' del Sud Italia.
Una solida rete infrastrutturale e' un punto di partenza fondamentale. Inoltre, la Salerno-Reggio Calabria ha anche un importante valore simbolico perche' collega il Nord con il Sud della penisola: non a caso questo Governo si sta impegnando assiduamente per il rilancio del Meridione per superare il gap con il Nord
Franco Bruno a Mormanno per parlare a Renzi e Delrio della Statale 106 ionica
Consegnata al Ministro una lettera ufficiale di richiesta di ammodernamento dell’arteria
Decide di “approfittare”, anzi di “avvantaggiarsi”, della presenza di Renzi e Delrio in Calabria – presenti oggi a Mormanno sul cantiere della Salerno-Reggio – per ricordare agli stessi il dramma della Statale 106 ionica, la cosiddetta “strada della morte” e consegnare “brevi manu” una lettera di richiesta di ammodernamento dell’arteria, già ufficialmente spedita al Premier: a farlo è il Vice Presidente della Provincia Franco Bruno che, nel dare il benvenuto agli esponenti del Governo a nome dell’Ente di Area Vasta, contesta il mancato avvio dei lavori del 3° Megalotto tra Sibari e Roseto.
Nella lettera già inviata a Palazzo Chigi e consegnata stamane direttamente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Franco Bruno ricorda che la strada statale 106 Ionica (SS 106) è una strada statale italiana che si estende da Reggio Calabria a Taranto, percorrendo tutta la costa jonica calabrese, lucana e parte di quella pugliese. Sono 415 i chilometri interessati e di questi l’80% risulta non ammodernato e non finanziato. Unico progetto finanziato – e si spera in via di cantierazione – è la tratta di circa 40 Km. Sibari-Roseto (che rappresenta il 10% del totale), per un importo di un miliardo e mezzo di euro. Paradossalmente però dopo la chiusura della Conferenza dei Servizi, risalente al 28 luglio 2014, è calato il silenzio.
«Una via di comunicazione importantissima per i collegamenti fra la Calabria e “il resto del mondo” – precisa il Vice Presidente della Provincia – fondamentale per raggiungere la Puglia e l’A14 ma anche per il trasporto interno fra Sibaritide, Crotonese, Ionio catanzarese, locride e versante sud-orientale dell’Aspromonte, è dunque a tutt’oggi abbandonata a se stessa. E il mancato ammodernamento di quest’arteria, vitale sotto il profilo economico per l’intera Calabria, pesa sulle possibilità di sviluppo e di crescita dell’area ionica e dell’intera regione».
Secondo Bruno, tuttavia, non è questo il problema più grave: «ciò che angoscia e preoccupa i calabresi tutti è la spirale di sangue e di dolore che questa strada dissemina, continuando a mietere vittime incolpevoli a causa della sua pericolosità e inadeguatezza a lungo e invano segnalata e urlata alle Istituzioni e ai Governi». Difatti, dal 1996 a oggi, il Sistema Statistico Nazionale di Localizzazione degli Incidenti Stradali dell’ACI ha rilevato che sulla tratta calabrese della S.S. 106 si sono registrati circa 9.000 sinistri e 24.000 feriti, mentre le vittime sono oltre seicentocinquanta: «una strage di Stato!»
Per queste ragioni, Franco Bruno conclude chiedendo al Governo di prendere a cuore le sorti di questa disgraziata strada statale, affinché cessi di essere “strada della morte” e diventi la via di un nuovo sviluppo per la Calabria: «Chiedo, unitamente ai calabresi tutti, di intervenire con estrema urgenza per far cessare questa vergogna nazionale, inserendo l’opera di ammodernamento della SS. 106 ionica fra le priorità nazionali».