A Dubai si discute della tecnologia con la World Conference on International Telecommunications
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DUBAI, 3 DICEMBRE 2012 - Partito oggi il meeting dell’Itu (International Telecommunication Union), agenzia dell’Onu che si occupa della regolarizzazione delle telecomunicazioni. Fino al 14 del corrente mese, saranno tanti i temi affrontati e le argomentazioni che richiederanno particolare attenzione nel mondo degli internauti. Tra i punti focali, l’organizzazione punta a combattere il terrorismo di rete e la pirateria, e inoltre pare che vogliano imporre alcuni limiti nel web, ma sia Neelie Kroes della Digital Agenda che Mozilla si sono schierati sin da subito al fianco della libertà di navigare liberamente senza censura.
Infatti i responsabili del browser, prima dell’inizio dei lavori, avevano creato una sezione apposita sul loro blog, informando la propria clientela dei punti di discussione della riunione, precisando e affermando che le istituzioni non possono scegliere a priori quale sia la metodica migliore, per la circolazione in rete senza discuterne prima con chi naviga quotidianamente: «La questione non è se i nostri governi, l’Unione Europea o l’Itu debbano giocare un ruolo nel definire l’identità del web. Il problema è che stanno cercando di farlo a porte chiuse, in segreto, e senza di noi».[MORE]
Lo stesso aveva fatto Google, incitando i propri utenti in una ribellione virtuale con Take Action, una petizione online contro questi ipotetici provvedimenti e per l’indipendenza di Internet, da poi condividere sui propri account dei social network, «un mondo libero e aperto dipende da un web libero e aperto. I governi non devono poter condizionare il futuro prendendo decisioni a porte chiuse. Miliardi di persone che nel mondo utilizzano Internet devono avere voce in capitolo».
Proprio il sito più visitato del mondo è in queste ore, anche nel mirino degli operatori fiscali italiani, poiché moroso di novantasei milioni di euro. Infatti tra le tematiche che si stanno esaminando, quella della tassazione di questi colossi cibernetici.
Dal videomessaggio inviato ai delegati il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon fa sapere «Il nostro obiettivo deve essere quello di assicurare l’accesso all’informazione e alla comunicazione anche a quei due terzi della popolazione che non sono online. Il management della comunicazione e tutti gli operatori impegnati nel settore, devono agire in modo trasparente, democratico e inclusivo». La conferenza è solo alle prime ventiquattro ore, vedremo gli sviluppi che piega prenderanno nei giorni a seguire.
(fonte: www.itespresso.it )
Rosalba Capasso