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BARI, 24 MARZO - Sono tutti invitati, donatori e non, alla grande festa che si terrà domani pomeriggio in occasione dell’inaugurazione della nuova autoemoteca della FIDAS (Federazione Pugliese Donatori di Sangue).
L’evento, che avrà luogo a partire dalle 15.30 in Piazza Umberto I a Bari, sarà seguito da una conferenza di presentazione presso il Salone degli Affreschi dell’Ateneo alla quale parteciperanno il Rettore dell’Università Prof. Corrado Petrocelli, il Presidente Nazionale FIDAS [MORE]Dott. Aldo Ozino Caligaris, l’Assessore alla Salute della Regione Puglia Dott. Tommaso Fiore, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia Dott. Antonio Castorani, il Testimonial FIDAS Dott. Bruno Pizzul, giornalista sportivo, la Presidente della FPDS Prof.ssa Rosita Orlandi.
L’acquisizione della nuova autoemoteca, che sarà messa gratuitamente a disposizione delle equipe mediche di tutti i Servizi Trasfusionali che collaborano con l’Associazione FPDS, consentirà, di raggiungere i donatori nelle loro città e gli studenti nelle loro scuole, permettendo loro di donare il sangue comodamente e nel rispetto dei criteri di sicurezza. L’acquisto dei preziosi macchinari è stato possibile soprattutto grazie al contributo concesso dall’ente Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, da sempre attento ai finanziamenti destinati ad opere di volontariato. “Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto” afferma il Presidente della Fondazione, Antonio Castorani “già nel 2010 la nostra Fondazione ha coofinanziato l’aquisto di un’ambulanza destinata alla EMERVOL ONLUS di Bitetto, un’altra per la Croce Rossa Italiana con sede ad Ugento e il progetto Laboratorio riabilitativo professionalizzante per disabili psichici, un un’occasione importante per la sperimentazione di nuovi interventi riabilitativi nei confronti dei malati”.
Anche la Presidente della FPDS-FIDAS, Prof.ssa Orlandi ha manifestato la sua soddisfazione definendo la possibilità di vedere finalmente l’emoteca davanti ai propri occhi “un sogno che si realizza dopo anni di attesa”.
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