8 Marzo: Unicef per le bambine lancia l'hastag #8marzodellebambine
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ROMA, 8 MARZO 2014 - Un otto marzo esteso a tutte, dignità e diritto di vivere che abbraccia e colora non solo il mondo delle donne adulte, ma anche quello delle bambine. L'Unicef c'è per far vincere ancora una volta la vita, c'è sempre e ce lo ricorda.
Proprio per questo, in occasione della festa dell'otto marzo ha lanciato l'hastag twitter #8marzodellebambine per lottare contro l'infanzia troppo spesso negata, per evidenziare l'importanza vitale che l'istruzione ha: "31 milioni di bambine, nel mondo, sono escluse dalla scolarizzazione primaria. Le ragazze che frequentano un ciclo di istruzione secondaria hanno fino a 6 volte meno probabilità di contrarre matrimonio in età precoce, rispetto a quelle con poca o nessuna alfabetizzazione." Ed ecco che l'struzione salva la vita, può togliere dalle grinfie di alcune drammatiche realtà piccole vite innocenti.
Non bisogna dimenticare, chiudere gli occhi, fingere di non vedere. Vite e realtà possono apparire distanti solo se siamo noi a volerle vedere tali. Eppure, non ci sono muri, recinzioni in grado di dividere mani che tendono per aiutarsi. Non esistono confini quando in gioco c'è la vita di piccoli innocenti. Un otto marzo per loro, per salvargli ancora la vita, perché come è scritto nel sito Unicef: "La scuola è un luogo di protezione efficace dagli abusi, dallo sfruttamento, da matrimoni e gravidanze precoci, eventi che mettono letteralmente a rischio la vita delle bambine e delle ragazze, soprattutto in quei Paesi in via di sviluppo dove le bambine e le donne sono ancora fortemente discriminate."
La scuola è un salvavita, un'arma pacifica in grado di vincere sulla maggior parte di quei fattori che minano l'incolumità degli esseri umani, per questo il presidente dell'Unicef ha affermato : "L'istruzione delle bambine è l’investimento più potente che una nazione possa fare, perché accelera la lotta contro la povertà, le malattie, la disuguaglianza e la discriminazione di genere" .
(immagine daamando.it)
Rossella Assanti [MORE]