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FOGGIA, 23 APRILE 2014 - Le forze dell'ordine hanno ritrovato a Ordona, nei pressi di Foggia, ben 500mila tonnellate di rifiuti pericolosi interrati senza le disposizioni di legge in termini di sicurezza e smaltimento dei rifiuti. Secondo chi indaga, i riiuti sarebbero frutto di un affare mafioso e sarebbero state trasportate in Puglia dalla Campania.
Tutto era cominciato lo scorso 11 Aprile, quando erano state arrestate a vario titolo quattordici persone. Il giro d'affari era abbastanza semplice: i rifiuti venivano prodotti a Salerno e a Caserta.[MORE]
I rifiuti passavano poi al reparto di smaltimento, solo per avere a disposizione dei documenti falsi che attestassero il rispetto della normativa vigente in materia. A fornire i documenti falsi sarebbe anche stata una ditta di smaltimento di Cerignola, sempre nei dintorni di Foggia.
Ora, le forze dell'ordine stanno cercando di scavare per trovare altri rifiuti pericolosi: la paura è che questo inquini l'ambiente in modo irreparabile. Il rischio è che vengano inquinate le falde acquifere, perché le zone scelte erano soprattutto zone paludose. Foggia non è l'unica colpita dal fenomeno: i malviventi avrebbero nascosto i rifiuti tra Molise, Basilicata, Campania e Puglia.
Ancora in corso le indagini per accertare se, oltre alle 500mila tonnellate, ci siano altri siti utilizzati illegalmente per smaltire i rifiuti in Puglia.
(www.ansa.it)
Annarita Faggioni