40 prof imparentati: all'Ateneo di Bari parte l'operazione "Trasparenza Università"
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BARI, 31 OTTOBRE 2014 - Esplode il caso all'Ateneo di Bari: in Facoltà, 40 docenti con cattedra risulterebbero avere dei legami di parentela molto stretti tra loro (mogli, mariti, zii, cugini, ecc.). Parte così l'operazione "Trasparenza Università", fortemente voluta tra gli altri dall'associazione Libera contro le Mafie e Link (rete degli studenti).
Per denunciare i fenomeni di nepotismo, grazie a "Trasparenza Università" studenti e insegnanti potranno denunciare via e-mail e in forma anonima eventuali connivenze e nepotismi all'interno degli atenei, evitando così i rischi di eventuali ritorsioni. L'indirizzo e-mail per denunciare eventuali irregolarità è stato lanciato dall'Autorità anticorruzione: basterà rivolgersi alla e-mail [email protected] per segnalare.[MORE]
Tutte le segnalazioni anonime saranno accuratamente valutate e, solo se confermate, le associazioni informeranno gli organi inquirenti. L'indirizzo e-mail è valido per tutte le realtà universitarie italiane.
"Chiediamo a tutti i rettori dei 66 atenei pubblici italiani di impegnarsi a favore del whistleblowing. Le università devono concedere una protezione efficace a chi denuncia episodi d’illegalità che avvengono al loro interno, incoraggiando la segnalazione di pratiche illegali e predisponendo massime tutele per chi ha il coraggio di parlare. E chiediamo a tutti, studenti, docenti, ricercatori, precari, di rompere il muro del silenzio complice" (Fonte Ansa) spiegano i promotori dell'iniziativa, specificando anche che la possibilità di denunciare in forma anonima è tutelata da una legge del 2012 contro la corruzione.
(Foto notiziestranieri.it)
Annarita Faggioni