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TARANTO, 14 GIUGNO 2014 - Sono "bastati" tre sbarchi di immigrati nel capoluogo ionico per passare dall'organizzazione militare alla disorganizzazione totale. Per qualsiasi città sarebbe stato impossibile gestire 2600 persone in tre giorni.
Il problema che si è riscontrato è che tutti si sono mossi, ma ognuno a suo modo: all'arrivo dei migranti, tantissima la solidarietà dei cittadini tarantini. Coperte, vestiti, generi alimentari: tutti hanno portato qualcosa per dare una risposta, così come in tantissimi, tra associazioni e volontari, si sono prodigati in favore dei migranti.[MORE]
Per la Protezione Civile c'è stata disorganizzazione
La città non era preparata allo sbarco di massa: le scelte sono state prese dall'alto. Nonostante questo, la Protezione Civile e le autorità locali hanno fatto del loro meglio, mantenendo la presenza sul territorio. La disorganizzazione è stata tale che non si riusciva a trovare né un medico in pianta stabile, né un ufficio per gestire le comunicazioni con gli sbarcati.
Una disorganizzazione compensata solo in parte dalla grande solidarietà delle associazioni: i volontari locali di Mr Sorriso sono andati dai bambini che hanno affrontato "il viaggio della speranza", mentre in tanti hanno messo a disposizione il proprio tempo per dare una mano. Sessanta i bimbi che, soli o accompagnati, sono arrivati qui dal mare.
Troppi ancora i problemi di sicurezza
Così come per Lampedusa e per le altre città in cui sono arrivati in massa gli immigrati, tantissimi immigrati si sono accampati in stazione, per cercare di andar via: è impossibile contenere l'emorragia, semplicemente perché non è stato ancora possibile censire queste persone e dare loro l'assistenza necessaria, con tutta la buona volontà.
Ieri è stata sgomberata la palestra dell'ex scuola Ricciardi, dove i militari avevano portato gli immigrati come prima accoglienza. Mentre le organizzazioni come la Croce Rossa e il 118 stanno cercando di affrontare eventuali emergenze infettive, la preoccupazione ora è per chi lavora sia negli autobus che conducono alla stazione, sia per chi si occupa dei rifiuti.
E' emergenza: ieri la richiesta di aiuto del sindaco
Il sindaco Ippazio Stefàno ha chiesto all'ANCI un aiuto per affrontare quella che è diventata una vera e propria emergenza. "Sappiamo che arrivera' un'altra nave con mille persone ma non quando. A fronte di questa emergenza, Taranto, il Comune, sono stati lasciati soli, e non e' possibile. L'ho detto anche al presidente dell'Anci, Fassino, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Delrio" è il suo commento.
Nel frattempo, è di poche ore fa la notizia del ritrovamento di dieci immigrati in un gommone al largo delle coste libiche. Un altro gommone sarebbe già affondato. "L'Italia non può farsi più carico del disastro creato in Libia dagli altri paesi occidentali" è il commento del ministro Alfano.
Annarita Faggioni