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MILANO, 21 DICEMBRE 2012 - Il 2013 partirà nell’ottica dei bliz degli uomi dell’Amministrazione Finanziaria, come quelli avvenuti qualche mese fa a Cortina nel bel mezzo della stagione turistica.
Queste sono le linee di indirizzo contenute nelle circolari programmatiche diramate in questi giorni tra l’Amministrazione finanziaria ed il Comando generale della Guardia di Finanza, orientate, da un lato, al contrasto ai fenomeni di massa , come l'omesso rilascio di scontrini, dall'altro, al contrasto alle frodi ed ai comportamenti illeciti più complessi per i quali saranno individuati percorsi selettivi e modalità ispettive differenti, in funzione della tipologia di soggetto da sottoporre a controllo .
Sorvegliati speciali saranno le Piccole imprese ed i Professionisti, la Guardia di finanza riserverà, infatti,a questi operatori un certo occhio di riguardo, mantenendo un alto presidio ispettivo, soprattutto nei riguardi delle categorie che, sulla base dell'esperienza operativa maturata dal Corpo, presentano potenziali profili di contiguità con fenomeni propri di altri comparti (frodi alla spesa pubblica, riciclaggio, reati contro la pubblica amministrazione).
Nel mirino delle fiamme gialle ricadranno anche le triangolazioni tra più società spesso allocate in paesi diversi, l'esterovestizione, l'intestazione fittizia di patrimoni, l'aggiramento della normativa fiscale mediante operazioni prive di valide ragioni economiche e tutte quelle operazioni che per la loro “originalità” possano essere costruite su una artificiosa rappresentazione della realtà dei fatti gestionali.
Sarà inoltre implementeto un costante raccordo con le Agenzie fiscali, in modo da migliorare il dispositivo complessivo dell'amministrazione finanziaria.
Insomma una lotta a tutto quartiere che porterà soltanto all’incremento di balzelli per le categorie economiche che in questi ultimi due anni hanno sofferto maggiormente la crisi e che difficilmente riusciranno a superare un altro anno di sacrifici.
Il clima del terrore instaurato da uno Stato di Polizia che si pone come obiettivo quello di risolvere i problemi del debito pubblico continuando ad inveire sul soliti noti, credo porterranno ad una progressiva desertificazione delle nostre città.
Per intenderci, chi scrive, non è certamente d’accordo con l’evasore incallito, ma non è accettabile che venga gettato fango solo sulle piccole imprese e sul professionista di periferia, quando abbiamo avuto modo di verificare, nel corso degli ultimi mesi, come viene gestito il danaro pubblico, sarebbe meglio che si facesse più attenzione la dove è maggiore lo spreco.
Diego De Gaetano
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