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NAPOLI, 11 MARZO - Evidentemente, “20 sigarette” non nuoce gravemente alla visione. Per il film di Aureliano Amadei, uscito in dvd il 18 gennaio, è infatti già tempo di ristampa, essendo stata esaurita in pochi giorni la prima edizione. Il successo presso il pubblico del piccolo schermo fa seguito al plauso condiviso della critica, che aveva fruttato al giovane regista, tra i riconoscimenti più importanti, il premio nella sezione “Controcampo Italiano” alla 67/a Mostra di Venezia, nonché il Premio Pasinetti da parte del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani.[MORE]
Nel film autobiografico, il regista Aureliano Amadei è interpretato da Vinicio Marchioni, già noto per la performance nella serie tv “Romanzo criminale”. Amadei è un giovane disoccupato che sogna il grande cinema, dilettandosi nel frattempo come filmaker nei centri sociali. Quando il cineasta Stefano Rolla gli propone il ruolo di assistente per un film da girare in Iraq, accetta ad occhi chiusi il salto nel buio, preparando frettolosamente le valige nonostante l’opposizione di genitori ed amici. Il suo destino è segnato dai tragici fatti di Nasiriyya: il 12 novembre 2003 è vittima dell'attentato terroristico di Nasiriyya. Gravemente ferito, riesce comunque a salvarsi e a tornare in Italia, dove viene curato presso l’ospedale militare del Celio. Tra giornalisti invadenti, fredde visite ufficiali e controverse ricostruzioni dell’attentato, troverà il coraggio di raccontare la sua storia nel romanzo Venti sigarette a Nassirya, anche grazie al supporto della compagna Claudia, frattanto diventata madre di sua figlia.
Nel film si assiste, tra l’altro, ad alcune scene in cui l’autore del romanzo e regista Amadei presenta la sua opera letteraria in libreria. In effetti, l’autore è stato coinvolto in un lungo tour di incontri con il pubblico, in cui ha avuto modo di raccontare la propria esperienza e la genesi del romanzo. Il passaggio dal testo al film, stando a più dichiarazioni di Amadei, sarebbe stato naturale e dovuto, per trasmettere al pubblico suoni ed immagini dei propri ricordi che la pagina stampata non era in grado di render vivi. Particolarmente lacerante la parte centrale in soggettiva, con la sabbia, le schegge ed il vento che sembrano urticare la pelle dello spettatore. Non abbastanza da dissuaderlo a comprare il dvd, a quanto pare.
ANTONIO MAIORINO