2 Dicembre: Giornata internazionale per l'abolizione della schiavitù
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NEW YORK, 2 DICEMBRE 2011 - Era il 2 dicembre 1949 quando negli Stati Uniti l’Assemblea Generale Onu approvò la Convenzione sulla soppressione del traffico di persone e lo sfruttamento della prostituzione altrui. I più indifferenti potranno controbattere che, in fondo, la schiavitù è un problema del passato, che non riguarda una società sviluppata come la nostra. Ebbene, non si può fare errore più grande.[MORE]
Queste sono piaghe che affliggono sì i Paesi meno industrializzati o in via di sviluppo, ma purtroppo anche la nostra cara realtà dorata, dove troppo spesso vengono oscurate da disinteresse e noncuranza in Paesi che si definiscono democratici e che hanno pure sottoscritto la Convenzione.
Il Sinai egiziano e i suoi traffici di migranti e organi umani forse è l’esempio più eclatante. La lunga e difficile battaglia condotta da EveryOne e alcune organizzazioni non governative coraggiose, come la New Generation Foundation for Human Rights e la Ong Gandhi, ha consentito la liberazione senza riscatto di centinaia di giovani rifugiati subsahariani.
Tuttavia sarebbe fuorviante e ingiusto circoscrivere il fenomeno della schiavitù e della tratta di essere umani solo ad alcuni Paesi. Per non parlare poi delle forme di schiavitù legate al lavoro nero e alla totale assenza di diritti dei lavoratori. Il business criminale che deriva dalla compravendita di esseri umani che rifornisce il mercato degli organi, del lavoro illegale, della prostituzione e della pedofilia delle mafie internazionali riguarda tutto il mondo, e dunque anche l’Italia.
Al link seguente, la Convenzione sulla soppressione del traffico di persone e lo sfruttamento della prostituzione altrui (1949):
http://unipd-centrodirittiumani.it/it/strumenti_internazionali/Convenzione-sulla-soppressione-del-traffico-di-persone-e-lo-sfruttamento-della-prostituzione-altrui-1949/77
Annachiara Cagnazzo