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PESCARA, 2 MAGGIO 2017 - La squadra mobile della Polizia di Pescara ha arrestato undici persone accusate di sfruttamento della prostituzione. Gli arresti - otto in carcere e tre ai domiciliari - sono stati disposti dal gip Nicola Colantonio su richiesta del pm Gennaro Varone e sono stati eseguiti con l'ausilio dei poliziotti delle squadre mobili di Teramo e Lucca. [MORE]
Le indagini sono iniziate alla fine del 2016, anche a seguito di diverse segnalazioni da parte di un comitato spontaneo di cittadini. Gli investigatori hanno scoperto 5 gruppi criminali - tre di matrice rumena e 2 composti da albanesi - che operavano prevalentemente nell'area di Pescara centro - soprattutto nei pressi della stazione e nelle zone limitrofe - e nel sud della città, nei pressi della pineta dannunziana.
La Polizia ha mappato le postazioni in cui eservitavano le prostitute, molte di loro già note alle forze dell'ordine perchè sfruttate da persone già arrestate e condannate in passato per reati specifici.
I gruppi criminali avevano preso accordi specifici per evitare i conflitti e non attirare l'attenzione delle forze dell'ordine, in modo da massimizzare i profitti.
Nel corso delle indagini, inoltre, è anche emersa la presenza di una donna italiana di 35 anni, pregiudicata e tossicodipendente, affetta da Hiv e epatite C. Probabilmente la donna era una prostituta ed esercitava nella zona vicino alla stazione ferroviaria. Gli inquirenti stanno vagliano eventuali responsabilità della donna per il possibile contagio ad eventuali clienti di queste patologie.
Daniele Basili
immagine da questure.poliziadistato.it