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Zoom sulla Serie A- Ventunesima giornata

CAGLIARI, 27 GENNAIO 2014 – La ventunesima giornata di Serie A regala tante emozioni agli appassionati di calcio già dal sabato, quando la Juventus, in inferiorità numerica, riesce a pareggiare in casa della Lazio (si interrompe così la striscia di ben dodici vittorie consecutive). La Roma approfitta della frenata dei bianconeri e, grazie alla vittoria nel difficile campo dell’Hellas Verona, sale a quota 50 punti e riduce a sei lunghezze il suo ritardo nei confronti della capolista. Il Napoli, impegnato nella gara del sabato sera, non va oltre l’uno pari contro il Chievo e scivola a -6 dai giallorossi della Capitale. Nel posticipo domenicale Aquilani fa una tripletta e la sfida tra Fiorentina e Genoa finisce tre pari. L’Inter, davanti a Thohir e Moratti, chiude a reti bianche la sfida contro il Catania, mentre Torino e Parma ottengono due vittorie casalinghe contro Atalanta e Udinese. Al Sant’Elia il Milan vince in rimonta contro il Cagliari grazie a una rete al 90° di Pazzini; il Livorno si impone nettamente sul Sassuolo e finisce invece in pareggio il match tra Sampdoria e Bologna.

La Juventus, ospite della Lazio, rischia grosso già al 14°, quando Buffon controlla male un retropassaggio e Klose riesce a rubargli la palla dai piedi in scivolata. Al 25° Konko lancia il tedesco a centro area, il portiere della Nazionale si tuffa e lo stende; l’arbitro fischia il rigore ed espelle Buffon. Dal dischetto, Candreva spiazza il nuovo entrato Storari e porta in vantaggio i biancocelesti. La Vecchia Signora cerca il pareggio, però Llorente non concretizza al 37°; invece i padroni di casa, al 45°, protestano per un presunto tocco di mano di Bonucci in area su cross di Hernanes, ma il direttore di gara lascia correre. Al 60° Lichtsteiner, dalla destra, confeziona un bell’assist per Llorente, che insacca di testa il goal del pareggio. Si vedono anche due straordinarie parate dei portieri: prima Berisha respinge la violenta conclusione di Tevez, poi Storari fa il miracolo sull’incornata di Klose da distanza ravvicinata.

Al Bentegodi la Roma sblocca il risultato al 46° del primo tempo grazie a uno splendido Gervinho, che ruba palla, scatta in avanti e poi serve al centro per Ljajic, bravissimo a cogliere l’attimo e calciare al volo di esterno trafiggendo Rafael. L’Hellas Verona non demorde e pareggia al 49°, quando Iturbe crossa dalla destra, Donati serve subito Halfredsson, che dal limite dell’area trafigge De Sanctis con un violento sinistro. I giallorossi tornano subito avanti, infatti dopo undici minuti Gervinho entra in area, dribbla due avversari, si accentra e lascia partire un bolide che si infila nell’angolino alla destra del portiere. Non è ancora finita, poiché all’81° Gonzales atterra Torosidis, l’arbitro fischia e dagli undici metri Capitan Totti sigla il terzo goal dei capitolini.

Al San Paolo il Chievo passa in vantaggio al 18° con Sardo, che dal limite dell’area infila il portiere con un destro incrociato. Il Napoli spreca con Higuain, Callejon e Mertens, che centra anche il palo. Nella ripresa i partenopei partono a mille ma non riescono a concretizzare, Mertens scheggia il palo per la seconda volta, mentre Insigne colpisce la traversa. All’88°, quando la gara sembrava ormai chiusa, Albiol, appostato in area sulla sinistra, riceve palla e con un destro preciso batte Puggioni firmando l’uno pari.

Fiorentina e Genoa danno spettacolo realizzando tre reti per parte. Al 27° Gilardino trasforma il generoso rigore concesso ai liguri dall’arbitro Tommasi per un presunto contatto in area tra Antonelli e Neto. Sei minuti più tardi il direttore di gara assegna un penalty anche ai toscani, stavolta per un contatto tra De Maio e Ambrosini; dagli undici metri Aquilani pareggia spiazzando il portiere. Appena sessanta secondi dopo gli ospiti tornano avanti con Antonini, che trafigge Neto dopo aver ricevuto l’assist di Matuzalem, bravo ad impadronirsi di una palla persa da Roncaglia. Al 42° Aquilani, sugli sviluppi di una mischia nell’area rossoblù, trova il varco giusto e con il destro realizza il due pari. Al 50° Aquilani insacca di testa il goal che varrebbe la tripletta, ma il guardalinee annulla per un presunto fuorigioco; tre minuti dopo i liguri potrebbero tornare avanti, ma il colpo di testa di Konate si stampa sul palo. Al 57° Matuzalem perde palla, Joaquin ne approfitta per lanciare Aquilani e l’ex centrocampista di Roma e Milan infila Perin grazie al destro deviato da Burdisso. I genoani non si arrendono e al 77° realizzano il 3-3 finale con De Maio, che segna sugli sviluppi di un corner.

L’Inter nella sfida casalinga contro il Catania non riesce ad andare oltre lo zero a zero. Nella prima frazione di gioco sono due le azioni interessanti costruite dei nerazzurri, ma se Palacio viene anticipato poco prima di concludere di testa, l’assalto del Principe Milito viene arginato dal portiere Frison. Il secondo tempo si apre con due chance per gli etnei, però Bergessio e Rinaudo non inquadrano la porta; la squadra di Mazzarri risponde con Rolando e Palacio: il tiro del primo viene respinto da Frison, mentre il secondo termina alto sopra la traversa.

Nella sfida interna contro l’Udinese il Parma conquista la quarta vittoria consecutiva. Gargano e Acquah hanno due buone opportunità, ma Brkic si salva in corner; poco dopo la girata di Parolo esce di un soffio. Il vantaggio dei gialloblù arriva al minuto 34, quando Cassano crossa dalla destra e Amauri insacca di testa dove il portiere non può arrivare. Nel secondo tempo ci sono due lampi dei bianconeri, ma Mirante si fa trovare pronto sia sul tiro di Widmer sia su quello di Nico Lopez. Sul fronte opposto anche Brkic è sugli scudi; il portiere friulano respinge la conclusione di Biabiany e quella deviata di Mauri.

Il primo tempo tra Torino e Atalanta si chiude a reti bianche senza azioni spettacolari. Al 59° della ripresa Consigli in uscita si scontra con l’accorrente Cerci e il direttore di gara assegna inspiegabilmente un penalty a favore dei granata; dal dischetto è lo stesso attaccante romano a segnare il goal del vantaggio per gli uomini di Ventura. Stendardo e Denis falliscono il pareggio e al 90° l’arbitro assegna un secondo rigore per un fallo di Brivio, che viene espulso; stavolta è Immobile a incaricarsi della battuta, ma la trasformazione non è impeccabile e Consigli riesce a parare il tiro e a evitare un passivo peggiore.

In avvio di gara Cagliari e Milan costruiscono azioni offensive su entrambi i fronti, ma il risultato si sblocca solo al 27° minuto; Amelia sbaglia il rinvio e la palla viene crossata alla perfezione per Sau, che insacca dopo essersi liberato del difensore e del portiere. Prima dell’intervallo Avramov sventa il possibile pareggio respingendo coi pugni la conclusione del giapponese Honda. Al 73° Pinilla riceve palla da Cabrera e prova la conclusione a giro dalla destra, ma il suo tiro fa la barba al secondo palo; dieci minuti dopo, sul fronte opposto, Astori salva la sua porta dall’incornata di un nervosissimo Kakà. All’86° avviene un episodio incredibile che decide la partita: Cabrera, nel tentativo di intercettare un cross, tocca la sfera come un pallavolista e regala ai rossoneri una punizione dal limite dell’area. Balotelli non ci pensa due volte e, nonostante la folta barriera, piazza la palla a mezz’aria alla destra del portiere. Gli ospiti sono galvanizzati, Honda batte un calcio d’angolo e Pazzini, nonostante la marcatura stretta di Conti, riesce a calciare la palla in porta segnando il goal della vittoria.

I quattro goal di Livorno-Sassuolo arrivano tutti nei primi trenta minuti di gioco. Al 5° Emerson confeziona un assist dalla destra che Greco, calciando al volo, trasforma in oro portando in vantaggio i toscani. I padroni di casa raddoppiano all’11° con Paulinho, autore di un potente tiro da fuori area; al 26° arriva anche la terza marcatura, stavolta ad opera di Benassi, che trafigge Pegolo con un bel diagonale. Passano appena 120 secondi quando sul fronte opposto Bardi, in uscita, travolge Sansone e dal dischetto Berardi firma il goal della bandiera.

I primi quarantacinque minuti della sfida tra Sampdoria e Bologna si chiudono senza azioni significative. Nella ripresa i blucerchiati sono molto carichi e, dopo una serie di buone opportunità, passano in vantaggio al 61° con Gabbiadini, che sigla il goal dell’ex su assist dalla destra di Eder. All’83° è proprio Eder a fallire il raddoppio e, sei minuti più tardi, l’arbitro assegna un rigore ai rossoblù per un fallo di Costa su Christodoulopoulos; dal dischetto Diamanti spiazza il portiere e pareggia.[MORE]

Vanna Chessa