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Zoom sulla Serie A - Quattordicesima giornata
CAGLIARI, 2 DICEMBRE 2013 – La Juventus batte l’Udinese, allunga il passo e al termine della quattordicesima giornata si ritrova sola in vetta alla classifica di Serie A con ben tre lunghezze di vantaggio sulla Roma. I giallorossi, che a Bergamo agguantano il pareggio solo nel finale, salgono a quota 34 e rimangono in attesa di conoscere il risultato dei due posticipi del lunedì, Fiorentina- Verona e Lazio-Napoli. L’Inter non va oltre il pareggio contro la Sampdoria; identici sono i risultati della sfida tra Genoa e Torino e del derby emiliano tra Parma e Bologna. Il Sassuolo, dopo aver ottenuto un doppio vantaggio al Sant’Elia, si fa raggiungere dal Cagliari nel secondo tempo. Il Milan torna a vincere rifilando un sonoro 1-3 al Catania; altrettanto rotondo è il successo casalingo del Chievo di Corini, che al Bentegodi cala il tris contro il Livorno.
In occasione della sfida contro l’Udinese le curve dello Juventus Stadium, chiuse dal giudice sportivo in conseguenza ai cori razzisti pronunciati dai tifosi, ospitano i bambini delle elementari, delle medie e delle scuole calcio. Nel primo tempo si assiste a due assalti di Tevez bloccati da Brkic, all’infortunio di Pirlo, colpito duro al ginocchio, e alla paratona di Buffon, che sventa il pallonetto tentato da Di Natale dopo una palla persa da Bonucci. Supergigi si supera anche nel secondo tempo compiendo due ottimi interventi su Di Natale e Lazzari. Il portiere della Nazionale aggiorna anche il suo personale record di imbattibilità (515 minuti, stagione 2001/2002) che, dopo la gara contro i friulani, è salito a 551 minuti. Al 89° Fernando Llorente sfiora il vantaggio, ma il suo colpo di testa viene respinto sulla linea; lo spagnolo, piazzato a centro area, si rifà un minuto dopo realizzando l’incornata vincente.
A Bergamo la Roma conquista il quarto pareggio consecutivo dopo aver rischiato di perdere. All’8° Marquinho prova la bomba da fuori, ma Consigli c’è. Al 27° termina alto il siluro lanciato da Strootman e, un minuto dopo, l’Atalanta risponde con Brienza, che centra il palo in seguito alla deviazione di Benatia. Al 51° Brivio calcia una punizione dalla destra, la palla rimbalza davanti al portiere e De Sanctis non riesce a bloccare la sfera, che si infila in rete. I giallorossi non monetizzano con Strootman e Ljajic, ma un episodio chiave accade al 76°, quando a Bradley viene annullato un goal per fuorigioco; inoltre nel corso della stessa azione, Canini aveva compiuto un fallo di mano in area deviando un tiro di Maicon, ma gli arbitri avevano lasciato correre. La squadra di Garcia non riesce a pareggiare fino all’88°,il minuto in cui Ljajic dalla destra la mette in mezzo e Strootman insacca di destro siglando una rete che consente ai capitolini di conservare l’imbattibilità.
Inter-Sampdoria si apre con l’improvvisa conclusione dalla distanza di Gabbiadini, che al 6° sfiora il goal. La risposta nerazzurra arriva al 18° quando Alvarez, dopo una splendida azione personale sulla sinistra, confeziona un assist perfetto, taglia l’area piccola e raggiunge Guarin, che segna di potenza. Prima del riposo ci provano anche Jonathan da una parte e Pozzi nell’area opposta. Nella ripresa gli uomini di Mazzarri non capitalizzano con Guarin e Alvarez, mentre gli ospiti ci provano senza esito con Eder. All’89°, quando la gara sembrava ormai chiusa, il rasoterra da fuori di Renan permette ai blucerchiati ottenere il pareggio.
Dopo la netta vittoria in casa del Celtic nella partita di Champions League, il Milan torna a vincere anche in campionato. Al Massimino è il Catania a passare in vantaggio al 12°; Emanuelson non argina Maxi Lopez che serve Castro, bravo a concludere anche se la deviazione di schiena di Bonera è decisiva per beffare Gabriel. Gli etnei ci riprovano, ma il tiro di Barrientos termina al lato. I rossoneri si sbloccano al 19° quando Emanuelson crossa dalla destra e sul lato opposto pesca Montolivo, che calcia al volo in corsa e trafigge il portiere. Al 44° i siciliani spaventano gli ospiti con il bolide di Monzon, ma il portiere milanista blocca in due tempi. Dopo un paio di azioni non andate a buon fine, Supermario trova la rete su punizione con un missile che passa in mezzo alla barriera e finisce nell’angolino dove Andujar non può arrivare. Inoltre i padroni di casa rimangono in inferiorità numerica per l’espulsone di Tachtsidis al 64°, autore di un brutto fallo su Balotelli a centrocampo. Il Catania attacca, ma Nocerino ruba palla con forza a Peruzzi e, sul fronte opposto, serve ancora il numero 45, che però calcia addosso al portiere. Al 77° Balotelli discute animatamente con Spolli e poi si lamenta con il direttore di gara perché l’avversario gli avrebbe rivolto un insulto razzista, però l’arbitro, che non ha sentito nulla, lascia correre. All’81° il Milan segna la rete dell’uno a tre con Kakà, che si libera di Spolli e calcia il pallone sotto la traversa.
Il derby dell’Emilia tra Parma e Bologna finisce 1-1. I rossoblù passano in vantaggio al 10°; Bianchi serve al centro Kone che, dai 25 metri, scarica una bomba imparabile nell’angolino alla destra del portiere. Al 23° Antonio Cassano sigla il pareggio nonché la sua centesima marcatura in Serie A; Fantantonio sfodera un diagonale incrociato realizzato in girata sugli sviluppi del calcio piazzato di Sansone. Al 52° della ripresa i felsinei rimangono in dieci poiché Sorensen rimedia il secondo cartellino giallo per un fallo su Sansone al limite dell’area. Al 73° Sansone e Cassano si scontrano ed è proprio il barese ad avere la peggio riportando la frattura del setto nasale. Nonostante il brutto infortunio, il numero 99 rimane in campo per tentare l’assalto finale, però, le opportunità capitate a Cassani, Sansone, Cassano e Palladino da un lato e a Kone su punizione dall’altro, non bastano per far cambiare il risultato.
Il Torino parte bene e, dopo il palo centrato da El Kaddouri e la conclusione insidiosa di Immobile, i granata riescono a segnare anche se in maniera fortunosa al 7° minuto. Il tocco di El Kaddouri è decisivo affinché il tiro di Farnerud dalla distanza finisca in rete. Cerci, Bovo e Immobile sfiorano il raddoppio, mentre il Genoa risponde con la punizione di Matuzalem che, dopo una deviazione, esce di poco. Nella ripresa Perin respinge sia la punizione di Cerci sia la conclusione di Immobile, mentre i liguri rispondono con il palo colpito da Vrsaljko. Dopo l’ennesima chance sprecata dai piemontesi con Bovo, i genoani al 70° agguantano il pareggio con Biondini, servito al meglio da Fetfatzidis. Passano appena sessanta secondi e l’estremo difensore rossoblù è già costretto a difendere il risultato con una doppia parata su Cerci e Immobile.
Al Sant’Elia il Cagliari pareggia col Sassuolo dopo aver subito due reti nel primo tempo. Al 14° gli ospiti sbloccano il risultato grazie al colpo di testa vincente di Marzoratti sugli sviluppi di un corner. Il difensore segna il goal dell’ex, dato che giocava nella squadra del capoluogo sardo fino a tre anni. i neroverdi raddoppiano al 19° con Zaza, che trafigge Avramov in uscita con un diagonale sul secondo palo. Intanto i padroni di casa non riescono a rendersi pericolosi nell’area avversaria per tutto il primo tempo. Dopo l’intervallo i rossoblù appaiono invece decisamente più concentrati e determinati e al 73° accorciano le distanze con Nenè che, ben appostato in area, insacca di testa il cross perfetto di Pisano. La squadra di Lopez ci crede; all’87° Nainggolan prova la bomba dalla distanza, Pegolo respinge ma non trattiene e Sau si avventa sulla palla e segna nonostante l’intervento disperato del portiere. [MORE]
Il Chievo ospita il Livorno, che parte bene e cerca il goal prima con Emerson e poi con Siligardi. La squadra di Corini reagisce e al 36° passa in vantaggio con capitan Rigoni, bravo a insaccare, dal limite dell’area, la palla offertagli da Estigarribia. I toscani provano il tiro con Siligardi e Greco, ma Puggioni fa buona guardia. Al 56° Hetemaj serve Thereau e il francese, dal vertice sinistro dell’area piccola, colpisce col piattone e segna il 2-1. I clivensi cercano il tris con Lazarevic, ma lo trovano con Paloschi al 79°; l’attaccante ex-Milan sbaglia il primo intervento perché ostacolato dal difensore, ma poi trova il varco giusto per mandare in rete la palla respinta da Bardi.
Vanna Chessa