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CAGLIARI, 23 DICEMBRE 2013 – Nella diciassettesima giornata di Serie A, la Juventus e la Roma calano due poker vincenti e travolgono rispettivamente l’Atalanta e il Catania. I bianconeri restano saldamente al comando della classifica con 46 punti, mentre i giallorossi inseguono a -5. Al terzo posto c’è il Napoli, che al Sant’Elia di Cagliari non è andato oltre l’uno a uno. La Fiorentina è quarta con 33 punti grazie al goal di Rossi, che è stato decisivo per la vittoria in casa del Sassuolo. Il derby della Madonnina, posticipo serale, viene conquistato dall’Inter con una splendida rete di Palacio. Al Bentegodi il Verona infligge alla Lazio un sonoro 4-1 e con lo stesso risultato il Torino sconfigge il Chievo, che scivola nuovamente nella zona calda della classifica. Il Parma pareggia in casa della Sampdoria, l’Udinese vince a Livorno e il Bologna ottiene tre punti preziosissimi contro il Genoa.
In casa dell’Atalanta alla Juventus bastano sei minuti per sbloccare il risultato con Tevez, che si gira e trafigge un non impeccabile Consigli. Al 15° gli orobici pareggiano: dopo un’azione personale sulla destra, Bonaventura serve Moralez, che con il destro infila Buffon e fissa il record di imbattibilità del portierone azzurro a 745 minuti. I nerazzurri cercano il raddoppio con Cigarini e Carmona, mentre tra i bianconeri il più pericoloso è sempre l’Apache. Al 47° della ripresa c’è una mischia nell’area bergamasca, la palla arriva tra i piedi di Pogba e il francese sfodera un sinistro che vale l’uno a due. La Juventus prova a prendere il largo e ci riesce al 75° con Llorente che, imbeccato da Chiellini, dribbla l’avversario e insacca con un destro incrociato. Quattro minuti dopo Vidal riceve il l’assist di Lichtsteiner e timbra il cartellino realizzando una splendida rete che vale l’uno a quattro finale.
All’Olimpico la Roma gioca contro il Catania schierando Totti dal primo minuto insieme a Ljajic, Gervinho e Destro. Al 18° Frison salva la propria porta dal tiro velenoso di Ljajic, ma pochi secondi dopo, sugli sviluppi di un corner calciato dalla destra dal Pupone, Destro serve Benatia, che trova l’incornata vincente. Il portiere etneo compie due parate superlative su Gervinho e Destro e il primo tempo si chiude sull’uno a zero. L’estremo difensore catanese respinge anche una conclusione di Ljajic al 47° della ripresa, ma al 55° la palla gli sguscia via dalle braccia e Mattia Destro, appostato alle sue spalle, deve semplicemente appoggiare in rete a porta vuota per firmare il 2-0. Tre minuti più tardi Benatia sigla la sua personale doppietta segnando ancora di testa, ma stavolta trasformando in oro un calcio piazzato di Ljajic. Al 65° Gervinho viene atterrato in area, però Gervasoni lascia correre; al 76° Totti impegna Frison, Gervinho si avventa sulla palla, ma la sua conclusione a portiere battuto centra il palo. L’attaccante giallorosso non si perde d’animo e all’80° trova meritatamente la via del goal scavalcando l’estremo difensore con un tiro morbido.
Contro il Napoli il Cagliari sblocca il risultato al nono minuto; Dessena trova Astori sulla sinistra, il difensore serve Nenè a centro area e il brasiliano buca Reina con un diagonale. Al 12° l’autore del goal è costretto a uscire per infortunio lasciando spazio a Pinilla; al 16° Cossu lancia Nainggolan, ma la conclusione del belga viene bloccata dal portiere e, un minuto dopo, il Napoli pareggia su rigore con Higuain. L’arbitro assegna un penalty ai partenopei per un fallo di Astori su Pandev e dal dischetto l’argentino riesce a battere Avramov. Gli azzurri spingono in avanti mentre sul fronte opposto Sau finisce in fuorigioco in più di un’occasione e inoltre rischia di farsi davvero male quando subisce un duro fallo ad opera di Callejon. Gli ospiti attaccano anche nella seconda frazione di gioco, ma i padroni di casa si organizzano e il risultato non cambia. Al 72° Astori ribatte un calcio piazzato, Callejon prova la conclusione e segna, ma il guardalinee annulla la rete poiché Pandev si trovava in posizione di fuorigioco sulla traiettoria del tiro. All’80° Pinilla di testa non inquadra la porta e, poco dopo, la conclusione di Mertens sfiora il palo.
In casa del Sassuolo la Fiorentina si sveglia solo al 34°, quando Ilicic impegna Pegolo; i neroverdi sono invece più dinamici ed è Zaza a mettere alla prova Neto. Nel secondo tempo la squadra di Montella diventa più incisiva, ma Rossi, Borja Valero e Aquilani mancano il bersaglio e inoltre il portiere di casa compie due parate straordinarie su Ambrosini e sullo stesso Rossi. All’82° Bianco non chiude ed è proprio Pepito a sbloccare il risultato con un destro rasoterra che trafigge l’estremo difensore avversario. Il risultato è in bilico fino all’ultimo; infatti da un lato Neto blocca Chibsah sventando il possibile pareggio, dall’altra Ilicic, che potrebbe raddoppiare, colpisce il palo.
L’Inter si aggiudica il primo derby della presidenza Thohir battendo il Milan di misura. I nerazzurri partono meglio, poi i rossoneri si organizzano e, nonostante la difesa interista non sia perfetta, Balotelli, Kakà e Poli non capitalizzano. Dal canto suo l’Inter può recriminare per un rigore non concesso a Palacio per un intervento scorretto di Zapata al 40°. Nella seconda frazione di gioco gli uomini di Mazzarri non pungono con Campagnaro e, sul fronte opposto, la squadra di Allegri fallisce alcune chance con Balotelli. All’81° Abbiati para il tiro di Palacio e un minuto dopo disinnesca quello di Kuzmanovic; all’86°, però, non può far nulla sul colpo di tacco meraviglioso di Palacio, che trasforma l’assist perfetto confezionato da Guarin. Sul finale espulso un nervosissimo Muntari.
Un Hellas Verona incontenibile stende la Lazio, ormai in crisi profonda. Luca Toni porta in vantaggio i clivensi al 6° minuto insaccando di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato. I biancocelesti pareggiano al 28°, quando Biglia incorna di testa l’assist servitogli da Candreva dalla bandierina. Al 45° Iturbe riporta i veneti in vantaggio con una punizione che rimbalza davanti al portiere e finisce in rete. Al 64° i padroni di casa realizzano la terza marcatura con un contropiede micidiale; Toni, servito da Iturbe, aspetta l’uscita di Marchetti per offrire il pallone a Romulo, che deve semplicemente appoggiare in rete a porta sguarnita. C’è tempo anche per la doppietta di Toni che, innescato al 78° da Jorginho, buca ancora il portiere ex-Cagliari.
A Torino il Chievo sblocca il risultato al 9° con Thereau che arriva in velocità sul cross di Sardo e segna. Immobile da una parte e Paloschi dall’altra gettano alle ortiche due buone occasioni da goal e, in pieno recupero, Cerci pesca Immobile in area e i granata pareggiano. Al 65° Immobile firma il raddoppio con uno spettacolare missile da fuori area; all’80° Cerci avvia un contropiede e poi regala a Vives la palla del 3-1. Al 93° anche Cerci trova la via del goal con un preciso rasoterra che Puggioni non può parare.
A Marassi la Sampdoria sfiora il vantaggio con una punizione di Gianluca Sansone, ma poi è il Parma a rendersi pericoloso con Nicola Sansone, Parolo e Amauri. La prima rete arriva solo al 43° quando, sugli sviluppi di una punizione, Eder segna approfittando di un rimpallo. Al 55° i ducali sfiorano il pari con Parolo e, dieci minuti dopo, arriva l’uno pari firmato da Lucarelli, pronto a incornare il pallone proveniente dalla bandierina. La gara è aperta; i gialloblu hanno una chance con un tiro deviato di Amauri e due opportunità nitide con Parolo, mentre i blucerchiati non monetizzano né con Eder, né con Kristicic.
Nel primo tempo Bologna-Genoa offre poche emozioni, se si escludono i due assalti firmati Natali e Kone. Al 48° della ripresa i liguri si rendono pericolosi con Manfredini, ma al 57° è il capitano dei felsinei a siglare il goal partita; il bolide da fuori di Diamanti finisce nell’angolino basso dove Perin non può arrivare. I padroni di casa ci riprovano con Vrsaljko e Moscardelli, ma stavolta il portiere genoano è impeccabile. [MORE]
Il Livorno va vicino al goal al 10° quando Siligardi sfiora il palo, ma un minuto dopo è l’Udinese a sbloccare il risultato con Nico Lopez, che ruba il pallone ad Emerson e poi trafigge Bardi con un diagonale insidioso. I toscani reagiscono, ma sono sfortunati: Greco, Luci e Siligardi vengono murati Brkic, mentre Danilo argina Paulinho. Il pareggio dei padroni di casa arriva al 32°, quando Siligardi si libera di Domizzi e infila il portiere con un tiro incrociato. I friulani raddoppiano al 65° con Heurtaux, bravo a realizzare il tap-in vincente sulla respinta di Bardi in occasione della precedente conclusione di Danilo.
Vanna Chessa