Sport

Zoom sulla Serie A - 25^ giornata

CAGLIARI, 18 FEBBRAIO 2013 – La rete più importante della venticinquesima giornata è senza ombra di dubbio il bolide calciato da Francesco Totti, alla sua 224^ marcatura in Serie A; la rete del capitano giallorosso blocca la capolista Juventus, che rimane ferma a 55 punti. Non riesce ad approfittarne il Napoli, che vincendo contro la Sampdoria si sarebbe portato a soli due punti dalla Vecchia Signora; invece il risultato del San Paolo non si sblocca, e tra azzurri e blucerchiati finisce in parità. In attesa di Siena-Lazio, che verrà disputata nella serata di lunedì, il Milan aggancia i biancocelesti al terzo posto; lo zampino nella vittoria dei rossoneri lo mette ancora Mario Balotelli, stavolta firmando una punizione magistrale. Nel posticipo domenicale, la Fiorentina rifila un poker a un’Inter in grande difficoltà e si porta a un solo punto dai nerazzurri. Catania e Genoa vincono in casa contro Bologna e Udinese, mentre il Cagliari espugna lo stadio Adriatico grazie alla doppietta del bomber Marco Sau; i rossoblù dedicano la vittoria al presidente Massimo Cellino, in carcere a Buoncammino da giovedì 14 per il caso Is Arenas. Solo un pareggio tra Chievo e Palermo.

All’Olimpico, la Roma chiude bene gli spazi, non concede terreno alla Juventus e avanza minacciosa con Totti, Osvaldo e Pjanic. Due occasioni per gli ospiti; una al 19°, quando la punizione calciata da Pirlo viene deviata in corner da Stekelenburg, e l’altra al 30°, ma la botta dalla distanza di Pogba è facile preda per il portiere giallorosso. Nella ripresa gli ospiti continuano ad essere imprecisi, Vucinic calcia al lato e la conclusione di Matri viene parata, invece gli assalti dei padroni di casa diventano sempre più insistenti. Pjanic prova il tiro da fuori al 51° e Osvaldo incorna centralmente al 57°, ma in entrambi i casi Buffon riesce a salvare la propria porta. Il goal che decide l’incontro arriva al 58° sugli sviluppi di una punizione di Pjanic; un rimpallo offre un ottimo pallone a Francesco Totti e il capitano da 30 metri calcia un missile che si infila sotto la traversa a una velocità di 113 chilometri orari. La Roma potrebbe sfruttare alcune ripartenze per raddoppiare, ma manca il guizzo giusto al momento dell’ultimo passaggio.[MORE]

Finisce zero a zero tra Napoli e Sampdoria, nonostante le chance sprecate da entrambe le squadre. Nel primo tempo uno scatenato Sansone e De Silvestri impegnano De Sanctis, mentre il colpo di testa di Costa, che aveva anticipato il portiere, viene respinto sulla linea da Beherami. La squadra di Mazzarri risponde, senza esito, con Insigne, Cavani e Armero. Al 51° del secondo tempo è di nuovo Beherami a salvare il Napoli, stavolta anticipando Icardi un attimo prima che batta a rete. Al 70° c’è un contatto in area tra Zuniga e Poli, il primo non tocca il pallone, ma l’arbitro lascia correre. Pochi minuti più tardi Hamsik calcia dal limite e Romero riesce a evitare il goal con la preziosa collaborazione del palo. Anche Cannavaro si presenta in attacco, però il suo tentativo termina altissimo e la gara si chiude a reti inviolate.

Nell’anticipo di venerdì, il Milan si impone 2-1 sul Parma. Opportunità per i rossoneri con Balotelli e Boateng, mentre il Parma si fa avanti con Paletta e Amauri e, proprio nel tentativo di anticipare quest’ultimo, Yepes rischia l’autogoal. Al 38° l’autorete arriva sul serio; a realizzarla è lo sfortunato Paletta, che anticipa l’uscita del proprio portiere e spedisce la palla nel sette. Rossoneri in avanti anche nella seconda frazione di gioco; al 51° Pavarini anticipa Muntari e, un minuto dopo, Boateng sfiora il palo. Al 69° Amauri potrebbe pareggiare, ma è troppo lento e non riesce a centrare la porta difesa da Abbiati. Al 77° c’è una punizione a favore del Milan; vorrebbe calciarla Niang, ma Balotelli lo convince a lasciarlo tirare e fa benissimo. Supermario batte di potenza e il pallone finisce in rete senza che il portiere gialloblù riesca a toccarlo. L’estremo difensore dei ducali si riscatta all’86° con una grande parata in tuffo su Montolivo e in pieno recupero arriva anche la rete del Parma firmata Sansone.

La Fiorentina asfalta un’Inter sempre più in crisi e per giunta orfana di Milito, che ha chiuso in anticipo la stagione dopo il grave infortunio al ginocchio rimediato in Europa League. I padroni di casa sono in gran forma; provano il tiro già al terzo minuto, ma Handanovic para su Jovetic. La prima rete viola arriva al 13°; cross dalla sinistra di Pasqual, Jovetic sfiora e poi sul secondo palo arriva Ljajic, che di testa spedisce in rete. La squadra di Montella non abbassa mai il ritmo e si presenta puntualmente in zona tiro con Jovetic, Ljajic e Pasqual; l’Inter risponde solo al 28° con Kuzmanovic, che accarezza l’incrocio dei pali con un destro di contro-balzo dal limite. Al 33° però, arriva il raddoppio della Fiorentina con Jovetic, bravo a inventare una traiettoria imparabile per il portiere sloveno. La squadra di Montella non si sente ancora appagata e continua l’assedio con Borja Valero e Aquilani. Al 51° Juan Jesus salva su Cuadrado, ma tre minuti più tardi Jovetic firma il 3-0; Aquilani confeziona un assist di tacco per il montenegrino, che non si lascia intimidire a tu per tu con Handanovic. Al 65° Ljajic cala il poker con un destro a giro che trafigge l’estremo difensore nerazzurro. El Hamdoui potrebbe fare cinquina all’ottantaseiesimo, ma sbaglia tutto e, appena sessanta secondi più tardi, Cassano realizza il goal della bandiera con un tiro che finisce sotto l’incrocio da quasi trenta metri.

Il Catania vince per uno a zero giocando in casa contro il Bologna. La prima chance, al 4° minuto, capita a Diamanti, che calcia dalla distanza per provare a sorprendere Andujar. Sul fronte opposto ci provano Castro e Marchese, però Curci interviene bene. Il Catania prima centra il palo con Bergessio poi trova il goal con Almiron, che di testa trasforma in oro l’assist di Lodi al 42°. Nella ripresa il Bologna risponde senza fortuna con Gabbiadini, Diamanti, Gilardino e Garics; il Catania intanto sfiora il raddoppio con Castro e Izco.

L’Udinese perde di misura in casa del Genoa e aspetta con ansia che Di Natale, a secco da quattro gare, ritrovi la via del goal. I rossoblù Vargas, Kucka e Manfredini cercano la porta avversaria, e l’Udinese risponde con Basta. Il vantaggio dei liguri arriva al 32°, quando Padelli sbaglia l’uscita su un corner e Kucka ha tutto il tempo di infilarla in rete di testa. In pieno recupero, prima dell’intervallo, Maicosuel sfiora l’incrocio dei pali. Al 49° della ripresa, Padelli para la punizione calciata da Bovo dai venti metri; i padroni di casa cercano il secondo goal anche con Antonelli, Borriello e Kucka. L’Udinese reagisce, Badu, Benatia, Angella e Merkel hanno più di un’occasione per pareggiare, ma non riescono a cambiare le sorti della gara.

Il Torino ha la meglio sull’Atalanta e prosegue la propria corsa verso la salvezza anticipata. I granata attaccano per tutto il primo tempo con Barreto, Cerci, Bianchi e Gazzi, però la rete dei padroni di casa arriva solo al 42°; Barreto crossa per Cerci che, lanciato sulla destra, lascia partire un diagonale sul secondo palo e firma l’uno a zero. La squadra di Ventura spinge anche nel secondo tempo e va vicino al goal con Bianchi, Ogbonna e Barreto, che centra la traversa. Al 74° l’Atalanta pareggia su rigore con Denis, dopo che l’arbitro aveva assegnato un penalty per un netto fallo di Gillet su Livaja. Il Toro vuole vincere e realizza il 2-1 finale all’87; ci pensa Birsa, che insacca col piattone dal limite dell’area piccola. L’assist è di Darmian, che insieme a Cerci costituiva il motivo principale della presenza in tribuna del CT Prandelli.

Il Pescara ospita il Cagliari, che non solo cerca una vittoria importante contro una diretta concorrente per la salvezza, ma anche un risultato positivo da dedicare al presidente Cellino, in carcere da alcuni giorni e non interessato ai domiciliari, poiché vuole dimostrare la sua innocenza e uscire da uomo libero. Il primo tempo si chiude sullo zero a zero, nonostante i tentativi di Ibarbo e Casarini per i rossoblù, e di D’Agostino e Weiss, che centra il palo, per gli abruzzesi. Al 53° della ripresa Cossu spedisce un’ottima palla in area, la difesa del Pescara dorme e Marco Sau di testa infila Perin e porta il Cagliari in vantaggio. Al 57° Cossu calcia di potenza una punizione a favore dei rossoblù e Perin si salva in corner. Servono pochi minuti agli isolani per mettere in cassaforte il risultato, infatti al 61° Pisano crossa in area, Casarini serve Sau e il bomber di Tonara inventa una girata perfetta che vale lo 0-2 finale. A partita ormai finita, un ingenuo Weiss si fa espellere per un fallo da tergo su Ibarbo. I sardi raggiungono quota 28, mentre il Pescara resta terz’ultimo con soli 21 punti.

Finisce uno a uno tra Chievo e Palermo, due squadre bloccate dalla paura di perdere. Il Palermo passa al 4° grazie a un assist involontario di Acerbi che, rinviando di testa un lancio lungo, finisce per servire Formica, il quale non perde tempo e trafigge Puggioni con un preciso diagonale. Al 23° Thereau ci prova su punizione dai 25 metri, però il suo tiro termina alto. Al 53° della ripresa, Garcia commette un fallo di mano in area; l’arbitro lo ammonisce e assegna un penalty a favore dei clivensi. Sul dischetto si presenta Thereau, che non sbaglia e agguanta il pareggio. Il Chievo attacca e al 60° è ancora il francese ad andare vicino al raddoppio con un tiro al volo che esce di pochissimo. I rosanero spingono con Fabbrini e Nelson, ma entrambi mancano lo specchio della porta.

Vanna Chessa