Zoom sulla Serie A - 24^ giornata
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Zoom sulla Serie A - 24^ giornata

lunedì 11 febbraio, 2013

CAGLIARI, 11 FEBBRAIO 2013- La ventiquattresima giornata si apre con due anticipi di lusso, Juventus- Fiorentina e Lazio-Napoli. I bianconeri di Conte rifilano due reti alla squadra di Montella e, approfittando del pareggio tra le dirette concorrenti, si portano a +5 dai partenopei e a +11 dai biancocelesti di Petkovic. Il quarto posto lo occupa l’Inter, che grazie alla vittoria sul Chievo riesce a portarsi a -1 dai laziali e lasciare indietro il Milan; i rossoneri, ospiti del Cagliari a Is Arenas, agguantano il pareggio su rigore con Balotelli. Nonostante il cambio di allenatore, una Roma sfortunata e a tratti distratta viene travolta a Genova dalla Samp. Sul finale, Delio Rossi si rende protagonista in negativo indirizzando gestacci al romanista Burdisso e scatenando un acceso confronto che coinvolge tutti i presenti a bordo campo. L’Udinese vince in casa contro il Torino, mentre in tutti gli altri campi si registrano solo pareggi; Palermo-Pescara e Bologna-Siena terminano 1-1, invece le sfide tra Parma-Genoa e Atalanta-Catania si chiudono a reti inviolate.

Allo Juventus Stadium la sfida contro la Fiorentina è sempre molto sentita e stavolta la Vecchia Signora se la aggiudica senza difficoltà. Il primo tiro in porta è di Marchisio al 10° minuto, ma il Principino non centra il bersaglio. Anche Cuadrado e Jovetic cercano la conclusione, però Buffon e Barzagli non si fanno impressionare. Viviano, che inizialmente riesce a resistere agli assalti di Vucinic e Lichtsteiner, capitola al 20° proprio sotto il colpo del montenegrino, autore di uno splendido goal; l’attaccante bianconero, indisturbato, intercetta la palla ribattuta da Roncaglia e, dalla distanza, calcia di potenza e manda in rete. L’opportunità di raddoppiare capita nuovamente a Vucinic al 32°, ma Viviano approfitta dell’esitazione della punta e salva tutto. I padroni di casa vogliono chiudere i conti prima dell’intervallo e ci riescono al 41° grazie ad Alessandro Matri. Vidal si libera di un avversario e serve il numero 32, che di prima trafigge il portiere viola. Al momento della conclusione, la punta ex Cagliari perde persino una scarpa, ma questo piccolo inconveniente non gli impedisce di siglare il suo sesto goal in campionato. La Fiorentina non è in grado di reagire e di creare azioni di gioco che possano impensierire la retroguardia bianconera; la Juventus è padrona del campo e nella ripresa Vidal, Matri e Giovinco sfiorano il 3-0. [MORE]

La Lazio ospita il Napoli all’Olimpico con la speranza di ridurre il distacco dai partenopei. Partono forte i biancocelesti e, dopo la chance sprecata da Hernanes, al 12° arriva il vantaggio laziale. Konko avvia l’azione e crossa al centro per Floccari, che stoppa di petto e calcia in rete. Hernanes e Candreva impegnano De Sanctis, che compie una serie di ottime parate, e poco dopo Floccari colpisce il palo. Il Napoli risponde con Hamsik e Zuniga, mentre Cavani centra la traversa e la palla rimbalza fuori dalla linea di porta. Le occasioni fioccano anche nel secondo tempo; i padroni di casa si chiudono e cercano di sfruttare le ripartenze, ma prima un goal di Biava viene giustamente annullato per fuorigioco, poi il pallonetto a porta vuota di Lulic è ribattuto da Campagnaro e infine il colpo di testa di Floccari termina sulla traversa. La squadra di Mazzarri è arrembante; Pandev, Hamsik e soprattutto Inler tengono Marchetti costantemente sulla corda. Il Napoli pareggia all’87° grazie alla straordinaria girata in area di Campagnaro, che trasforma in oro un pallone battuto dal calcio d’angolo.

L’Inter si aggiudica il posticipo contro il Chievo e ritrova la vittoria dopo quasi un mese. Nerazzurri subito in vantaggio con Antonio Cassano, che sugli sviluppi di un corner batte a rete da posizione defilata e segna grazie anche all’intervento poco incisivo di Puggioni; il pallone colpisce prima il palo e la schiena del portiere clivense e poi termina il rete. Al 12° Acerbi potrebbe pareggiare di testa però il suo tiro esce di un soffio. L’uno a uno gialloblù arriva al 21°; Ranocchia dimentica Rigoni in area e il capitano del Chievo insacca liberamente di testa su assist di Jokic. Al 25° l’estremo difensore dei veneti compie una strepitosa parata su Cambiasso e si fa perdonare l’errore sul goal subito in avvio di gara. Un minuto più tardi Ranocchia in versione attaccante porta la sua squadra sul 2-1 con un gran colpo di testa sotto l’incrocio dei pali. Poco dopo Cassano lancia Gargano, ma l’uruguaiano si presenta con poca convinzione davanti al portiere ospite, che riesce a salvarsi in corner. Al 37° è ancora Gargano a impensierire Puggioni, stavolta con una punizione a giro che si stampa sul palo. Al 50° della ripresa, Cambiasso serve Milito e il Principe torna al goal con un destro sul secondo palo. L’Inter continua ad attaccare con Nagatomo, Palacio e Alvarez, Puggioni però non si arrende mai e riesce a limitare il passivo. Sul fronte opposto, Paloschi può colpire di testa indisturbato e nonostante tutto, sbaglia completamente la mira.

Il match Cagliari-Milan si gioca a Is Arenas; così ha deciso il TAR della Sardegna, che ha accolto il ricorso della squadra rossoblù e respinto quello della Prefettura del capoluogo isolano. Ambrosini e Sau prendono la mira dalla distanza, mentre Abate e Rossettini chiudono rispettivamente su Ibarbo e Muntari. Il Cagliari è molto attivo e al 21° Sau lancia Ibarbo, che a tu per tu con Abbiati calcia alto. Al 41° Conti reclama un rigore per un fallo di Zapata in area, ma Giannoccaro lascia correre. I padroni di casa si riscattano al 45°, quando Ibarbo gira bene di testa il pallone calciato su punizione da capitan Conti e infila Abbiati, che non può arrivare sulla traiettoria disegnata dal colombiano. Nella ripresa, Balotelli ci prova su calcio piazzato, però la sua conclusione viene parata in due tempi da Agazzi. Anche Daniele Conti cerca la bomba da fuori, ma il suo tiro termina alto sopra la traversa di un soffio. Al 71° il diagonale di Boateng è troppo angolato e al 75° Abbiati para senza troppi problemi il colpo di testa di Ekdal. Il portiere rossoblù salva di piede un goal fatto, la palla rimane in area e Astori, autore fino all’81° di una gara esemplare, trattiene Balotelli in area e si fa espellere per doppia ammonizione; l’arbitro assegna un penalty che il neoacquisto rossonero trasforma in rete. Favoriti dalla superiorità numerica, gli uomini di Allegri assediano l’area cagliaritana; il portiere isolano, alla centesima presenza con la maglia del Cagliari, non sbaglia un colpo e sventa il pericolo sul colpo di testa di Balotelli e il tiro Bojan.

L’Udinese vince di misura contro il Torino, che spezza così la serie di sette risultati utili consecutivi. Il goal che decide la partita arriva al 7° minuto; Gillet non respinge al meglio il sinistro da fuori di Di Natale e Pereyra è il più veloce a raggiungere il pallone e a scagliarlo in fondo alla rete. Al 36° un ottimo cross dalla destra termina in area, i difensori granata non intervengono e Maicosuel ha tutto il tempo di prendere la mira e tirare; soltanto il palo impedisce all’Udinese di andare sul 2-0. Al 45° Allan commette fallo su Santana appena all’interno dell’area di rigore; anche se il Torino protesta con veemenza, l’arbitro non prende alcun provvedimento. Nella ripresa, Cerci prova a fare tutto da solo calciando da fuori, ma uno dei suoi missili termina alto e l’altro si stampa sulla traversa. I bianconeri non riescono a raddoppiare nemmeno al 65°, quando il destro incrociato di Di Natale fa la barba al palo. Al 77° un rinvio sbagliato da Padelli offre a Cerci l’occasione di pareggiare, soltanto l’intervento di Domizzi salva il risultato.

Aurelio Andreazzoli, successore di Zeman al timone della Roma, fa il suo esordio in casa della Sampdoria e manda in campo dal primo minuto Stekelenburg e De Rossi. I giallorossi attaccano con Pjanic, Totti e Bradley, ma non trovano lo specchio della porta. Al 21° Romero para a fatica la punizione di Totti da venti metri e al 40° è sempre il capitano a servire una buona palla a Pjanic, che però calcia addosso a un avversario. Al 50° Lamela si vede annullare una rete per un fuorigioco inesistente e cinque minuti più tardi sono i blucerchiati a imboccare la via del goal. È Estigarribia, su assist di Sansone, a trafiggere il portiere con un bel diagonale. Al 66° Gastaldello atterra Osvaldo ed è rigore per la Roma; Totti si presenta sul dischetto, ma Osvaldo gli toglie il pallone e si incarica della battuta. Il tiro dell’italo-argentino è imbarazzante; calcia così debolmente che il portiere blocca la palla senza problemi. L’errore degli ospiti viene punito pochi minuti più tardi, quando Sansone su punizione buca Stekelenburg che, coperto dalla barriera, non vede il pallone partire e si tuffa in ritardo. Al 74° segna Lamela, correggendo di piede una palla che era stata colpita di testa da Osvaldo. Il risultato rimane sul 2-1 per soli 120 secondi, perché al 76° arriva il goal di Icardi; corner per la Samp, la difesa giallorossa non marca l’argentino, che svetta e di testa insacca il 3-1 finale. Il solito Lamela prova e riprova ad accorciare le distanze, ma stavolta è la traversa a impedirglielo. Sul finale Delio Rossi perde le staffe e indirizza un gestaccio a Burdisso, che lo avrebbe provocato; si scatena una rissa, con un capannello di calciatori, dirigenti e riserve che discutono animatamente. L’arbitro espelle il mister doriano, il quale continua a dare il peggio di sé anche all’uscita dal campo, agitando le braccia in segno di vittoria davanti a uno sbalordito Francesco Totti.

Tra Atalanta e Catania vince la noia e la gara termina a reti inviolate. Si registrano soprattutto dei tiri dalla distanza, mai pericolosi. Al 42° ci prova Gomez con un sinistro dal limite, ma Consigli la mette in angolo. Al 70°della ripresa, Andujar esce coi pugni in occasione di un calcio d’angolo, Bonaventura intercetta la palla e tenta un pallonetto, che termina di poco a lato.

Finisce a reti bianche anche la sfida tra Parma e Genoa. Pavarini para il colpo di testa di Bertolacci all’undicesimo. Nell’area opposta, Amauri cerca di bucare la difesa, però la sua conclusione è facile preda di Frey. Al 36° termina fuori di poco anche il tiro di Belfodil, che corregge di testa il cross di Biabiany. In pieno recupero, Bertolacci serve Borriello, ma l’attaccante campano sbaglia l’impossibile calciando alto da due passi. Nella seconda frazione di gioco è sempre Bertolacci il più attivo e pericoloso, e nel giro di pochi minuti colpisce due pali, prima dalla distanza e poi calciando da centro area. I ducali rispondono con Amauri, ma il suo destro viene respinto da Frey, e con Belfodil e Biabiany, che calciano entrambi fuori misura.

La partita del Bologna contro il Siena, finisce in pareggio, con una rete per parte. Subito un’azione offensiva dei padroni di casa; Pegolo interviene, Taider recupera palla, conclude, ma colpisce il palo. Al 22° Gilardino si ritrova tutto solo in avanti, tira centralmente e il portiere riesce a respingere. Al 31° Diamanti cerca il goal proprio dal calcio d’angolo, l’estremo difensore senese si oppone e Gilardino di testa non riesce a capitalizzare nemmeno in questa occasione. Al 33° c’è una bella ripartenza del Siena, Sestu crossa per Emeghara, che insacca di testa e porta i toscani in vantaggio. Servono pochi minuti ai felsinei per riprendersi. Diamanti batte una punizione, Kone intercetta la palla e segna con un bel tiro al volo. Nella ripresa la gara è in bilico, ma nessuno si dimostra in grado di cambiare il risultato.

Devono accontentarsi di un punto per parte Palermo e Pescara, protagoniste di una delle sfide salvezza della giornata. Nel primo tempo si vedono due buone opportunità per i rosanero Muñoz e Dybala e un tiro al volo di Blasi, parato con facilità da Sorrentino. Nel secondo tempo i padroni di casa non riescono a capitalizzare nemmeno con Dossena e Boselli, mentre in difesa è sempre il portiere ex Chievo a salvare gli isolani, stavolta dal destro di Caprari. Al 72° D’Agostino batte un calcio di punizione e Bjarson stacca bene di testa e beffa Sorrentino. I palermitani non si perdono d’animo e all’80° agguantano il pareggio con Fabbrini, che di sinistro supera Perin su assist di Muñoz.

Vanna Chessa

 


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