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Zoom sulla Serie A - 22^ giornata

CAGLIARI, 28 GENNAIO 2013 – Frenano le grandi in questa ventiduesima giornata; soltanto Napoli e Milan riescono a portare a casa i tre punti, vincendo in trasferta rispettivamente contro Parma e Atalanta. La Juventus pareggia in casa con il Genoa e adesso il vantaggio sulla squadra di Mazzarri è di sole tre lunghezze. Il terzo posto, a -3 dalla squadra partenopea, lo occupa la Lazio; all’Olimpico, gli uomini di Petkovic perdono di misura contro il Chievo. Nel posticipo una spenta Inter pareggia contro il Torino. La Fiorentina scivola in casa del Catania e i siciliani salgono al settimo posto in classifica. Tanti goal nella sfida tra Bologna e Roma, che si chiude in pareggio; segno X anche per Cagliari-Palermo, finita 1-1. Nel giorno del commosso saluto al presidente Garrone, la Sampdoria rifila un tennistico 6-0 al Pescara grazie alla straordinaria prestazione di Icardi. Vittoria anche per l’Udinese contro il Siena.

Finisce uno pari tra Juventus e Genoa, ma oltre ai goal ci sono alcuni importanti episodi da moviola. Al 13° il genoano Olivera batte un calcio d’angolo e Vucinic, appostato in area, tocca il pallone con il braccio, ma per l’arbitro è tutto regolare. Se le conclusioni di Marchisio e Bonucci mancano di precisione, il tiro di Quagliarella al 44° esce di pochissimo. I bianconeri alzano il ritmo e al 54° arriva il vantaggio, firmato Quagliarella; l’attaccante campano riceve l’assist di Lichtsteiner e batte Frey con un piatto che viene deviato da Granqvist. Il pareggio arriva al 67° con il colpo di testa di Borriello, che da due passi insacca il pallone crossato da Kucka. Lichtsteiner, Giovinco e Beltrame provano senza esito a riportare in vantaggio la squadra di Conte. All’80° Antonelli trattiene Vucinic in area, ma anche stavolta l’arbitro lascia correre. L’episodio più contestato si verifica però al 93°; Granqvist intercetta col piede il cross di Lichtsteiner, ma il pallone gli rimbalza sul braccio, tenuto troppo largo. Le proteste dei bianconeri sono plateali, ma il direttore di gara non concede il rigore perché il fallo di mano in area viene considerato involontario. [MORE]

Il Napoli espugna il Tardini per la prima volta in questa stagione imponendosi sul Parma per 2-1. Al 15° il tiro al volo di Pandev termina alto sopra la traversa, però il vantaggio è nell’aria e infatti arriva al 19°. Dzemaili dalla trequarti verticalizza per Hamsik che, intervenendo in scivolata, riesce a trasformare in rete lo splendido assist dei compagno di squadra. I gialloblù non si perdono d’animo e attaccano con convinzione sfiorando il pareggio con Marchionni e Parolo; solo gli interventi sulla linea di De Sanctis e Cannavaro salvano la porta azzurra dal pareggio. Sul fronte opposto, Mirante sventa due situazioni pericolose; prima manda in corner una punizione di Cavani, poi esce bene su Dzemaili, lasciato indisturbato dalla difesa dei ducali. Al 74° Sansone riceve palla sulla sinistra e batte De Sanctis anche grazie a una leggera deviazione di Cannavaro. Amauri sfiora il 2-1 al 77°, ma la sua conclusione viene respinta e a trovare la via del goal è il solito Cavani. Il Matador si ritrova solo davanti a Mirante, lo dribbla e spedisce la palla in rete per l’1-2 finale.

Nel primo anticipo di sabato, la Lazio perde all’Olimpico contro il Chievo. Al 10° Paloschi vede Marchetti fuori dai pali e prova a beffarlo da 50 metri di distanza; il pallone però termina alto sopra la traversa. Al 21° Konko vorrebbe trafiggere Puggioni con una potente conclusione da fuori, ma il portiere clivense si salva in corner. Thereau, al termine di una bella azione personale, serve Jokic, che calcia ma centra la traversa; il primo ad arrivare sulla palla è Paloschi, bravissimo a mandare la palla in rete. Al 76° Mauri ha l’occasione di pareggiare, però conclude fuori misura.

L’Inter comincia bene la gara contro il Torino e passa dopo appena cinque minuti di gioco; ci pensa Chivu a trasformare in goal una punizione conquistata da Antonio Cassano. Meggiorini spreca un paio di occasioni, ma al 22° riesce a concretizzare gli sforzi della squadra granata. Barreto ruba palla a Guarin al limite dell’area e serve Meggiorini, che trafigge Handanovic con un sinistro sul secondo palo. Al 52° Cerci supera Pereira in velocità e crossa al centro, Ranocchia perde Meggiorini che castiga nuovamente i nerazzurri. Al 57° Gillet para il destro da fuori di Guarin; poco dopo il sinistro di Cambiasso finisce alto sopra la traversa. La squadra di Stramaccioni agguanta il pareggio al 67°, quando Zanetti offre a Cambiasso una palla ottima che l’argentino deve solo insaccare da breve distanza. Al 71° gran tiro di Rolando Bianchi; Handanovic salva la sua porta con la complicità del palo. Sul fronte opposto Gillet si oppone a Palacio. Al 93° il portierone interista compie un miracolo sul potentissimo sinistro di Meggiorini, che era alla ricerca della vittoria e della tripletta personale contro la sua ex squadra.

A Bergamo vince il Milan e lo fa con la quindicesima rete in campionato di El Shaarawy, la prima del suo 2013. Le prime chance sono per l’Atalanta, però Abbiati è pronto al momento delle conclusioni di Bonaventura e Denis. Al 28° Niang serve il Faraone, che si libera del difensore e infila Consigli con un diagonale rasoterra. Al 52° Pazzini cerca il goal capolavoro con una splendida rovesciata, ma il pallone esce di pochissimo. La Dea rimane in inferiorità numerica al 57° per la doppia ammonizione di Brivio. Al 76° l’arbitro non sanziona due falli degli orobici ai danni dei rossoneri e scoppia una rissa che Gervasoni seda ammonendo Mexes e Consigli. Il Milan fallisce il 2-0 all’80° quando il portiere nerazzurro respinge la conclusione di Flamini e poi, sulla ribattuta, è lo stesso francese a chiudere lo specchio della porta a Niang.

Vincendo contro la Fiorentina, il Catania ha conquistato il settimo posto in classifica. Etnei pericolosi con Alvarez e Castro, ma la prima rete del match la firma Migliaccio al 21° insaccando di testa il cross di Pasqual. I siciliani reclamano un rigore al 34° per un presunto fallo subito da Bellusci, ma l’arbitro non si scompone e lo ammonisce per simulazione. Al 49° della ripresa c’è una punizione per il Catania; Legrottaglie approfitta dell’uscita sbagliata di Neto e pareggia di testa. Al 51° Pasqual mette in mezzo un assist invitante, ma Cuadrado schiaccia troppo il pallone di testa e la sua conclusione termina sulla traversa. Due minuti più tardi ancora un legno per la Fiorentina, stavolta colpito da Ljajic su punizione. Aquilani e Cuadrado da un lato e Barrientos e Castro dall’alto sciupano un’occasione ciascuno. Intanto al 77° Aquilani si becca un rosso diretto per aver offeso l’arbitro a causa di un fallo che non gli era stato concesso. Nonostante tutto la viola non perde le speranze e all’82° Jovetic sfiora l’incrocio dei pali. Cinque minuti più tardi ci pensa Castro a spegnere l’entusiasmo dei toscani realizzando di testa la rete del 2-1 finale.

Tanti goal ma un solo punto per la Roma, ospite in casa del Bologna. Vantaggio giallorosso firmato Florenzi al 9° minuto; Sorensen perde palla e Totti è pronto a offrire uno splendido assist al giovane centrocampista che realizza lo 0-1. Al 17° Goicoechea respinge ma non trattiene una conclusione di Gabbiadini, arriva Gilardino e realizza il suo goal numero 155 in Serie A. la parità dura appena un minuto, infatti Pjanic confeziona un cross invitante per Osvaldo, che di testa infila Agliardi. Le emozioni non finiscono al Dall’Ara e al 26° Gabbiadini pareggia con un sinistro sul primo palo; in questa occasione, sia Burdisso sia il portiere della Roma si sono fatti trovare impreparati. Ancora due buone opportunità per Bradley e Gilardino, ma entrambe terminano al lato. Al 54° l’estremo difensore greco respinge male il cross di Diamanti e consente a Pasquato di mandare la palla nel sette. Il 3-3 romanista giunge sugli sviluppi di una punizione battuta magistralmente da Totti; sul cross a centro area arriva Tachtsidis e di testa mette in rete. All’82° Osvaldo potrebbe segnare il goal della vittoria, ma colpisce troppo debolmente e il portiere para. Sul finale si assiste allo show di Diamanti, che prima colpisce il palo su azione e poi centra l’incrocio su calcio piazzato.

L’Udinese ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo e conquista i tre punti vincendo di misura sul Siena. Tra i friulani sono Lazzari e Di Natale a rendersi subito pericolosi mentre, sul fronte opposto, Padelli fa il miracolo a tu per tu con Rosina. La squadra di Guidolin realizza l’uno a zero al 37° al termine di un contropiede avviato da Di Natale e Allan, quest’ultimo serve Muriel che infila Pegolo. In avvio di ripresa, Rosina ha tra i piedi la palla del pareggio, ma sbaglia completamente il tiro a un metro dalla porta.

Il derby delle isole finisce 1-1, un punto per Cagliari e Palermo, entrambe alle prese con una classifica non certo invidiabile. Tra i pali dei rosanero esordisce il neo acquisto Sorrentino, subito impegnato da Pinilla, autore di un gran destro al secondo minuto; sul fronte opposto risponde Brienza, bravo ad avviare le azioni di Dybala e Kurtic. Al 30° arriva la rete palermitana; Dossena mette al centro per Ilicic, che calcia forte e trafigge Agazzi. Al 34° il colpo di testa di capitan Conti esce di un soffio e nei minuti successivi Sorrentino deve fare gli straordinari in più occasioni per arginare Sau. Nella seconda frazione di gioco, Pulga mette in campo un Cagliari ancor più votato all’attacco sostituendo Dessena con Thiago Ribeiro. Al 79° il portiere palermitano scongiura il pericolo dato dal pallonetto ideato dal solito Sau. Dopo tante opportunità sprecate, i rossoblù raggiungono il pareggio proprio con Thiago Ribeiro, che insacca da due passi il cross di Avelar. Sul finale vengono espulsi direttamente dalla panchina Miccoli e Gasperini; entrambi avevano protestato eccessivamente per una rimessa laterale affidata al Cagliari e non al Palermo prima del goal dell’uno pari.

Gran parte del merito del 6-0 tennistico inflitto dalla Sampdoria al Pescara spetta indubbiamente a Icardi, autore di ben quattro reti. Eder, Icardi e De Silvestri minacciano la porta difesa da Perin fin da subito, ma il primo goal arriva solo al 31° su rigore. Eder spiazza il portiere abruzzese trasformando il penalty concesso per un fallo di Terlizzi su Gastaldello. L’estremo difensore del Pescara compie ottimi interventi su Icardi e Costa, ma deve capitolare nuovamente al 42°, quando Icardi si libera di Capuano e sfodera un diagonale destro che finisce in rete. Al 49° del secondo tempo arriva il 3-0, realizzato da Obiang con un meraviglioso destro a giro su assist di Eder. Al 56° Obiang versione assist-man lancia Icardi, che dribbla Perin e insacca a porta vuota. Al 59° è ancora Eder a crossare un pallone che l’insaziabile Icardi spedisce nel sette calciando di piatto destro. L’argentino cala il suo personalissimo poker al 71°, stavolta imbeccato da Soriano, che aveva rubato palla a Capuano. All’83° Perin nega la gioia del goal a Maxi Lopez, di nuovo in campo dopo l’infortunio al menisco rimediato a novembre.

Vanna Chessa