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Zoom sulla Serie A - 19^ giornata
CAGLIARI, 7 GENNAIO 2013 – Nella prima domenica del 2013 si è chiuso il girone di andata del campionato di Serie A; nonostante l’inaspettata sconfitta in casa contro la Sampdoria, la Juventus conserva il suo primato. Staccata di cinque lunghezze c’è la Lazio, che sabato ha battuto il Cagliari grazie a un rigore dubbio e a una doppia espulsione che ha lasciato gli isolani in nove uomini. Il posticipo del San Paolo tra Napoli e Roma lo vincono i padroni di casa per 4-1; un passivo troppo pesante per i giallorossi, che non hanno demeritato, mentre la squadra di Mazzarri ringrazia Cavani e si gode la terza piazza. Giornata no per le due squadre che occupano il quarto posto in classifica; Fiorentina e Inter sono infatti state sconfitte rispettivamente da Pescara e Udinese. Vincono il Milan contro il Siena, il Parma sul Palermo, il Chievo contro l’Atalanta e il Genoa contro il Bologna. Finisce zero a zero tra Catania e Torino.
Allo Juventus Stadium partono bene i padroni di casa, che passano in vantaggio al 23° con Giovinco su calcio di rigore; l’arbitro concede ai bianconeri il penalty per il fallo da dietro di Berardi su Marchisio. Non comincia bene la gara del centrocampista della Sampdoria, che dopo aver causato il rigore, sfiora l’autogol e al 31° viene persino espulso per doppia ammonizione. Intanto Matri prima va vicinissimo al raddoppio, solo la parata di Romero sulla linea salva i blucerchiati, poi reclama un rigore per un intervento di Palombo, ma l’arbitro lascia correre. Gli ospiti sfiorano il pari al 44° con Estigarribia, ma la sua parabola esce di pochissimo, con Buffon fuori dai giochi. Al 52° della ripresa, Gastaldello lancia Icardi, che colpisce la palla al volo e infila il portiere della Juve; l’estremo difensore bianconero si trova la palla tra le mani ma non riesce a bloccarla. La squadra di Conte cerca di reagire, però le due occasioni più ghiotte capitano al brasiliano Eder. Al 68° Icardi firma il goal del vantaggio blucerchiato e la sua personale doppietta; Obiang lo serve in profondità e l’attaccante sfodera un gran destro che si infila sotto la traversa e su cui Buffon non può arrivare. Il neo entrato Vucinic lotta per ristabilire la parità, ma la traversa prima e la sua imprecisione poi, non gli permettono di agguantare il 2-2. Anche Padoin e Peluso provano la conclusione, però la squadra di Delio Rossi non molla e porta a casa i tre punti.[MORE]
L’anticipo serale tra Lazio e Cagliari se lo aggiudicano i biancocelesti sul finale, ma la gara è segnata dalle discutibili scelte dell’arbitro Orsato e dei suoi collaboratori e dai fischi riservati al colombiano Ibarbo da un gruppo di supporters laziali. Il Cagliari gioca a viso aperto e la velocità di Ibarbo spaventa la squadra di Petkovic, soprattutto al 19°, quando il numero 23 rossoblù serve un assist al bacio per Nainggolan; la conclusione del centrocampista belga viene però miracolosamente parata da Marchetti. Gli isolani si coprono bene in difesa e ripartano con rapidità in avanti; i padroni di casa faticano a trovare spazio, si vede solo la traversa di uno spento Hernanes su punizione e la conclusione di Lulic su azione al 31°. Un minuto più tardi l’arbitro espelle mister Pulga per proteste, mentre i “buu” razzisti all’indirizzo di Ibarbo diventano insistenti. Il primo tempo si chiude con l’errore di Klose, che supera Agazzi però manca la porta. La seconda frazione di gioco si apre all’insegna di Marco Sau, che al 62° porta il Cagliari in vantaggio con un gran destro da fuori su cui Marchetti non può arrivare. Sugli sviluppi di un corner, Biava serve Konko, che da pochi passi spedisce la palla in rete e sigla l’1-1 al 79°. Al minuto 83 accade un episodio che ha dell’incredibile; Klose lanciato in contropiede tenta un pallonetto che scavalca Agazzi, ma termina alto sopra la porta. Dopo aver calciato, Klose impatta con Agazzi in uscita; per l’arbitro di linea e per il direttore di gara si tratta di un fallo da rigore, nonostante il tedesco avesse già tentato la conclusione. Orsato punisce il portiere rossoblù con il secondo cartellino giallo, che gli costa l’espulsione. Pochi secondi dopo anche Cossu viene espulso per proteste, il Cagliari si ritrova così in nove uomini e con un rigore contro a pochi minuti dal termine; sul dischetto si presenta Candreva e segna. I sardi impiegano tutte le forze rimaste per risollevare una partita che non meritano di perdere, ma Marchetti è attento e sventa gli assalti di Conti e Nainggolan.
All’Artemio Franchi la Fiorentina cede il passo al Pescara con un passivo di ben due reti. Protagonista del primo tempo è il portiere abruzzese Perin, che si rivela un muro invalicabile capace di arginare Toni, Tomovic, Cuadrado, Jovetic, Aquilani e Borja Valero, infilando una serie di parate straordinarie. Al 57° della ripresa arriva il goal di Jonathas, che su assist di Weiss svetta e di testa supera Neto. La squadra di Montella risponde con Ljajic e Jovetic, che non riescono a concretizzare; la chance più nitida capita proprio a Ljajic, che dai venti metri calcia un missile che sfiora l’incrocio dei pali e termina al lato. Al 92° Celik arrotonda lo score; sfruttando l’errore di Roncaglia, lo svedese parte tutto solo e insacca con un leggero pallonetto che scavalca Neto.
L’Udinese cala il tris e l’Inter rimane a bocca asciutta in questa prima gara del 2013. La prima frazione di gioco è molto equilibrata; al 25° l’Inter reclama un rigore per un contrasto in area tra Palacio e Domizzi, ma per il direttore di gara si tratta di simulazione e così punisce l’attaccante nerazzurro con l’ammonizione. Due minuti più tardi Di Natale lascia tutti di stucco, Handanovic compreso, con una gran punizione dai 25 metri che si stampa sulla traversa. Gargano per l’Inter e Di Natale per i friulani cercano di sbloccare il risultato, ma le retroguardie delle due squadre si fanno trovare pronte. Al 51° del secondo tempo, Cassano crossa un’ottima palla in area, Palacio serve Jonathan, che sbaglia tutto da pochi passi calciando alto. Brik deve fare gli straordinari su Guarin e Palacio, mentre un Cassano molto ispirato smista palloni e offre invitanti suggerimenti ai compagni. Al 63° Guarin avvia un’azione offensiva, serve Palacio, ma l’argentino scivola al momento del tiro e spedisce la palla fuori. Un minuto più tardi si sveglia Di Natale, che sfrutta gli errori della difesa interista, completamente fuori posizione, e firma l’1-0 con un bel destro che Handanovic non può bloccare. I guai per l’Inter non sono finiti, infatti al 66° Juan Jesus viene espulso per doppia ammonizione e la squadra di Stramaccioni rimane in inferiorità numerica a mezz’ora dalla fine e sotto di un goal. Il raddoppio dei bianconeri non tarda ad arrivare; al 75° Basta serve in profondità Muriel, che incrocia e manda in rete. Al 79° è il solito Di Natale a chiudere i conti con un piatto che vale il 3-0 finale.
Edison Cavani firma una tripletta che lo porta in vetta alla classifica marcatori e regala al Napoli il terzo posto. La Roma gioca bene e paga cari gli errori difensivi e l’imprecisione sotto porta. Il vantaggio dei padroni di casa lo firma il Matador al 4° minuto su assist di Pandev; grandi responsabilità di Castan, che lascia l’uruguaiano libero di colpire. Pjanic, De Rossi e Totti non centrano lo specchio della porta dalla distanza, mentre sul finale del primo tempo Destro e Pjanic costringono De Sanctis a compiere due grandi interventi. Al 47° della ripresa il Napoli porta palla nell’area della Roma, la difesa giallorossa non spazza e Cavani ne approfitta siglando il 2-0. Al 54° Hamsik è lanciato in contropiede, ma anziché servire Pandev, si allarga e conquista solo un corner. Al 59° è Mattia Destro a calciare fuori uno splendido assist di Totti, ma la squadra di Zeman spreca una chance incredibile al 67°; il portiere del Napoli salva prima su Osvaldo e Lamela, poi Bradley si ritrova la palla tra i piedi, ma calcia fuori misura. Due minuti più tardi il Napoli mette al sicuro il risultato ancora con il Matador, che sugli sviluppi di un corner stacca imperioso e realizza la sua personale tripletta. La Roma riesce ad accorciare le distanze al 72° grazie al goal di Osvaldo, che con un destro a incrocio anticipa De Sanctis; ma proprio quando sembra che i capitolini possano riaprire la gara, l’arbitro espelle Pjanic per doppia ammonizione. Bradley spreca due buone opportunità di testa, la prima in tuffo termina al lato, mentre la seconda incornata viene bloccata dal portiere. Intanto Goicoechea anticipa Cavani con un intervento al limite, ma l’arbitro fa proseguire. Al 90° Maggio cala il poker; dopo aver avviato un bel contropiede e dribblato il portiere giallorosso, l’esterno della Nazionale segna di sinistro il 4-1 conclusivo.
Il Milan si impone per 2-1 a San Siro contro il Siena. Il primo tiro in porta è di El Shaarawy al 14°, ma Pegolo para; venti minuti più tardi è sempre il Faraone a stoppare, girarsi e concludere in un attimo, però la palla esce di un soffio. Al 57° Abbiati è autore di una grande parata a tu per tu con Rosina, mentre poco dopo Boateng serve El Shaarawy, che di testa manca la porta. A sbloccare il risultato ci pensa Bojan che, in campo da appena dieci minuti, trasforma in oro l’assist perfetto di Boateng. Al 75° è ancora lo spagnolo ad andare vicino al raddoppio; intanto al 78° l’arbitro vede un contatto in area tra Pazzini e Felipe e fischia un penalty a favore del rossoneri. Sul dischetto va lo stesso Pazzini, che realizza il suo ottavo goal stagionale. Al minuto 87 Paolucci segna di testa su assist di Angelo, ma il tempo non è sufficiente per permettere al Siena di tentare l’aggancio.
Il Parma gioca in casa e vince 2-1 contro il Palermo. Al 16° Brienza manca il bersaglio da pochi passi vanificando l’assist di Sanseverino. Sansone prova dalla distanza, ma la sua conclusione violenta termina alta di poco sopra la traversa. Si accende la sfida tra Ilicic, che prova più volte il tiro da fuori, e Mirante, bravo a parare l’impossibile. Sul fronte opposto, Parolo va vicinissimo al goal, ma la sua imprecisione è millimetrica. Nella ripresa Belfodil, che aveva avuto una buona occasione già al 47°, porta in vantaggio il Parma correggendo in rete un cross proveniente dalla sinistra sugli sviluppi di un corner. Sansone sfiora il raddoppio un minuto più tardi, però il portiere rosanero si salva coi piedi. Al 83° Von Bergen manda alto di testa; il pareggio è nell’aria e arriva dopo soli 120 secondi con Budan, che manda in rete di testa su assist di Morganella. All’88° Brienza tutto solo conclude in porta, ma Biabiany in scivolata riesce a correggere in angolo. Quando al 92° arriva il goal della vittoria firmato Amauri, il Tardini esplode dalla gioia; l’italo-argentino stoppa di petto il cross di Belfodil e di sinistro trafigge Benussi.
Finisce a reti inviolate il match di sabato tra Catania e Torino. Al 13° minuto Lodi viene espulso per aver colpito Meggiorini con una manata e rischia parecchio visto il fallo di reazione di cui si è reso protagonista. Al 18° Andujar para l’insidiosa conclusione da fuori di Meggiorini, deviata da Bianchi. Vives atterra in area Izco e così al 21° l’arbitro fischia un rigore per il Catania, ma Bergessio centra la traversa. Gomez e ancora Bergessio provano a rendersi pericolosi, ma Gillet è ben piazzato. Nella ripresa si rinnova la sfida Bergessio- Gillet, ed è sempre il portiere granata ad avere la meglio. Intanto sul fronte opposto Bianchi spreca un’ottima palla calciando debolmente addosso ad Andujar. Vives, Cerci e Verdi si impegnano per portare avanti il Torino, mentre Almiron, Castro e Salifu spingono per gli etnei, ma è tutto inutile, il risultato non cambia.
La sfida tra Genoa e Bologna se la aggiudicano i liguri, che rifilano due reti ai felsinei. Borriello, Kucka e Immobile, che reclama anche un rigore per un fallo di Krhin, sono i genoani più attivi e pericolosi, mentre l’unica conclusione del Bologna la firma Pasquato. Al 53° la girata di Gilardino termina addosso a un difensore avversario e al 56° arriva il vantaggio del Genoa, realizzato da Borriello, che deve solo appoggiare in rete l’assist perfetto di Immobile. Al 72° Borriello prende palla, dribbla un avversario e trafigge Agliardi con un tiro dal limite; doppietta per l’attaccante ex Roma. Il Genoa potrebbe dilagare, ma Seymour all’83° calcia addosso al portiere in uscita. Il Bologna chiude la gara in inferiorità numerica per l’espulsione di Guarente in pieno recupero.
Il Chievo batte di misura l’Atalanta e si porta a metà classifica. Sorrentino salva la porta del Chievo al 23° parando la conclusione ravvicinata di Raimondi. I veneti passano in vantaggio al 37° grazie al destro a incrociare di Cofie, che trafigge Consigli. Al 45° Thereau si libera di due avversari e tira, Consigli para, ma è Ferri a rendersi decisivo mandando la palla in angolo prima che Stoian la intercetti. Nella ripresa la mira imprecisa di Bonaventura tra gli orobici e di Stoian tra i veronesi fa si che il risultato non cambi. All’81° straordinaria parata di Sorrentino sulla punizione di Cigarini.
Vanna Chessa