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Zimbabwe, uccisi due italiani: scambiati per bracconieri

HARARE, 14 MARZO 2016 - Due italiani, padre e figlio, sono stati uccisi nello Zimbabwe dal personale di vigilanza di una riserva dopo essere stati scambiati per bracconieri.
La Farnesina, in attesa della conclusione delle indagini da parte della polizia del Paese africano, ha comunicato i nomi delle due vittime. Si tratterebbe di due padovani: Claudio Chiarelli, 50 anni, che viveva nello Zimbabwe da decenni, dove faceva la guida per i turisti nei safari, e suo figlio Massimiliano, 20. I due sarebbero stati colpiti per errore. [MORE]

Secondo quanto riferito alla France presse dal direttore dell'Associazione degli operatori di safari, Claudio Chiarelli, insieme al figlio, stava partecipando ad un'operazione anti-bracconieri nella riserva di Mana Pools. I due, chiamati dai rangers di quell'area interdetta alla caccia, sarebbero stati uccisi per errore dalle guardie stesse che li hanno scambiati per cacciatori di frodo.

«Claudio Chiarelli –spiega il direttore- era un cacciatore professionista che accompagnava tanti turisti europei nel Paese e collaborava spesso con le autorità locali dell'anti-bracconaggio fornendo sostegno logistico».

Tuttavia la Farnesina, nel confermare la morte dei due italiani, ha parlato di «circostanze ancora da chiarire», precisando che l'ambasciatore italiano ad Harare è «in contatto con le autorità locali per far luce su quanto accaduto».

[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica