Economia

Zanonato: In autunno annuncio no Imu. Dal G20, Visco: «Non c'è rischio-Italia»

MILANO, 21 LUGLIO 2013 – Ieri sera, nel corso del Tg1, il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato ha dichiarato: «Penso che all'inizio dell'autunno sarà possibile annunciare che non ci sarà un punto di Iva in più e non ci sarà l'Imu sulla prima casa». Zanonato ha poi aggiunto che «il governo sta lavorando per stabilizzare le misure prese prima dell'estate».

Il ministro dello Sviluppo economico ha – inoltre - puntualizzato che il governo: «Non ha fatto scattare il punto di Iva in più e ha rinviato anche la prima rata dell'Imu sulla prima casa. Stiamo lavorando per stabilizzare queste misure e anche grazie all'impegno del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, stiamo raggiungendo questo obiettivo». Infine, in merito all'Imu, il ministro ha ribadito che «la sua volontà è quella di abolire la tassa non solo sulla prima casa ma anche su capannoni e edifici industriali».

E sulla situazione italiana, si è soffermato anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco al termine del G20 che si è tenuto a Mosca, assicurando che: «No, non si è parlato di rischio Italia», replicando alle domande riguardo alle recenti vicende che tengono banco nel nostro paese: dal caso Ablyazov all'udienza in Cassazione prevista per fine luglio riguardo al processo Mediaset, avessero fatto tornare la percezione del rischio Italia. [MORE]

Per quanto concerne la ripresa economica del nostro Paese, Visco ha dichiarato: «Le previsioni dicono che ci sarà un segno positivo nel quarto trimestre. Mi auspicando che l'economia sfrutti la 'folata che ci aspettiamo nel prossimo semestre, anche se c'è uno sfondo di grande incertezza». Per Visco, «La via maestra è quella di far ripartire l'economia, ma ci vorrà un sacco di tempo prima che l'Italia ritrovi una crescita solida: perché "l'economia italiana è da sei anni che non riesce a mettersi in carreggiata e sono trent'anni che non ci aggiustiamo con il resto del mondo».

Poi, il numero uno di Bankitalia si è soffermato sul sistema bancario italiano, definendolo è sostanzialmente solido:«Non ci sono segni di preoccupazione eccessivi. Sia dalle analisi del Fmi sia da quelle effettuate da via Nazionale emerge una capacità di tenuta del sistema bancario a shock esterni in termini di capitale. Sui profili di stabilità del sistema finanziario italiano, si è conclusa da poco l'analisi del Fmi. Il fondo monetario internazionale ha fatto analisi stress conclusesi con risultati analoghi a quelli osservati da Bankitalia. Tali risultati mostrano una capacità di tenuta del sistema bancario a shock esterni in termini di capitale. E' ovvio che la base patrimoniale è fondamentale e va accresciuta ma non ci sono segni di preoccupazione eccessiva. Ciò verrà confermato anche nell'esercizio di asset quality review (facendo riferimento all’inizio del single supervisory mechanism) che verrà effettuato prossimamente»

In merito poi al rimborso dei debiti della pubblica amministrazione, Visco lo ha definito «un fatto positivo anche se complicato dal punto di vista burocratico'. Debiti che, secondo una stima fatta dalla Banca d'Italia in modo campionario, ammonterebbero nel complesso a 90 miliardi di euro, stando a quanto dichiarato dalle imprese».

EUROZONA. Rispetto alla decisione della Bce di allentare i requisiti per gli 'Abs', ovverosia i titoli garantiti da prestiti che accetta dalle banche, Visco ha dichiarato che questa: «Va nella direzione positiva, ma ha effetti limitati, non è una rivoluzione la recente. L'obiettivo fondamentale è ridurre i rischi e contemporaneamente avere un prezzo del rischio migliore. Facilita il collaterale ma in questo momento le banche italiane non hanno bisogno di collaterale», puntualizzando che: «Resta invece la frammentazione finanziaria, con un problema di credito legato ad una macroeconomia stagnante o in recessione. C'é un problema di credito da affrontare con una posizione di politica monetaria 'supporting'. Occorre tuttavia distinguere tra ciò che la politica monetaria può fare per la ripresa e come stimolare gli investimenti. La ripresa che intravediamo per la fine dell'anno dipende dalla possibilità che gli investimenti possano essere finanziati anche con strumenti non a breve, più ampi e innovativi».

CONCLUSIONI G20. «L'economia mondiale resta troppo debole e la ripresa fragile e ineguale», è quanto si legge nel comunicato finale scritto dai ministri delle Finanze e banchieri centrali del G20 nel comunicato finale al termine del vertice di Mosca. Il comunicato procede sottolineando che: «Secondo il G20, i rischi per la ripresa rimangono elevati. Le priorità per le economie del G20, sono la crescita e la creazione di posti di lavoro. I Grandi s'impegnano a un'azione decisiva per stimolare la crescita. I ministri delle finanze e i governatori centrali del G20 hanno ribadito nel summit di Mosca l'impegno a non ricorrere a svalutazioni e all'uso dei cambi per scopi competitivi, nonché a forme di protezionismo».

(fonte: La Repubblica, Ansa)

Rosy Merola