Cronaca

Zaia, Grandi Navi: "Cominicato count down per uscire da bacino di San Marco, ora gioco di squadra"

 VENEZIA, 6 NOVEMBRE 2013- Si è dichiarato soddisfatto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia (foto) dopo l’incontro a Palazzo Chigi di ieri sul tema delle Grandi Navi in laguna. Molta è la strada che c’è ancora da fare e Zaia chiede la collaborazione di tutti.[MORE]

Con la decisione di avviare la limitazione del transito delle grandi navi nel canale della Giudecca e di prevedere come nuova via d’accesso alla stazione Marittima il canale Contorta – Sant’Angelo, è cominciato il conto alla rovescia in vista di una totale eliminazione del traffico dal bacino di San Marco. Una scelta che abbiamo sempre sostenuto, che va nel solco del rispetto di una legge vigente e della sostenibilità del fragile equilibrio della città, così come adeguata avevamo sempre ritenuto l’alternativa Contorta-Sant’Angelo”. Così si legge nel comunicato stampa pubblicato ieri sul sito della Regione. Una “soluzione ottimale”, come la definisce Zaia, in quanto porterà alla “graduale riduzione dei transiti nel canale della Giudecca e nel bacino di San Marco per poi arrivare ad una definizione di fare un nuovo scavo e pensare ad una via alternativa tramite il canale Contorta Sant'Angelo”. L’Autorità portuale, nella figura del suo presidente Paolo Costa, ha espresso la sua soddisfazione. Meno entusiasta invece è il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, che aveva chiesto di effettuare maggiori accertamenti per verificare gli impatti ambientali che questi cambiamenti potrebbero provocare. Resta di fatto che da gennaio 2014 non passeranno più davanti San Marco navi con stazza superiore alle 96mila tonnellate e nel canale della Giudecca sarà vietato il passaggio di traghetti e dovrà essere ridotto del 20% il transito delle crociere di stazza superiore alle 40mila tonnellate.

“Deve cominciare ora un grande e virtuoso gioco di squadra – aggiunge Zaia – che veda tutte le istituzioni e le forze economiche interessate lavorare a testa bassa per rispettare scadenze e obiettivi, in primis la predisposizione della nuova via d’accesso. Non sia mai che per burocrazia, esitazioni e insulsi veti di chi dice sempre ‘no’, Venezia perda la crocieristica e, con essa, migliaia di posti di lavoro e una delle fonti primarie dell’economia cittadina. Non regaliamo le nostre navi ad altri porti”.

Federica Sterza

Foto www.italialive.org