Cultura e Spettacolo
Zagarise: un tesoro storico tra cultura e modernità.
ZAGARISE - Nel cuore della Calabria, il comune di Zagarise non è solo un luogo ricco di storia e bellezze naturali, ma anche di innovazione scientifica. Recentemente, il comune ha ospitato un'importante installazione astronomica: il telescopio "Ipazia d’Alessandria", situato presso la torre Bizantino-Normanna. Questo strumento rappresenta un passo significativo nella promozione della scienza e dell'astronomia nel territorio, permettendo sia ai residenti che ai visitatori di esplorare le meraviglie del cielo notturno.
Storia e Cultura
Zagarise vanta un ricco patrimonio storico. La torre cilindrica, elemento caratteristico del paesaggio zagaritano, è stata oggetto di studi recenti, dai quali è emersa una più che probabile datazione a epoca bizantina: la torre è visivamente collegata ai due castelli bizantini di Simeri e Sellia per i quali si suppone fungesse da vedetta. Durante la loro conquista tra l’XI e il XII secolo, i Normanni ristrutturarono e riutilizzarono la torre di Zagarise, forse aggiungendole intorno una motta.
La Chiesa del Rosario, a navata unica absidata, conserva l’originario portale in tufo, nel quale si riconoscono due angeli in rilievo, seppur gravemente corrosi dal tempo; l’edificio stesso doveva essere costruito in mattoni di tufo – ancora visibili attraverso un saggio esplorativo effettuato negli strati di intonaco. All’interno, l’area presbiteriale è divisa dal resto del luogo di culto da un’arcata in pietra a colonne lisce e capitelli corinzi. L’altare maggiore risale alla fine del 1600 ed è realizzato in stucco lucido con i manierismi tipici del Barocco, mentre sono andati perduti i sei altari minori, collocati sui due lati. Durante i lavori di alcuni interventi restaurativi è emerso un ciclo di dipinti murali risalenti al XVI secolo, ciascuno collocato all’interno di una nicchia. Le opere furono realizzate probabilmente dagli stessi monaci del convento domenicano, in alcuni casi su commissione di fedeli che avevano da estinguere un voto.
Anticamente, alla chiesa era annesso un convento, fondato nel 1521 dalla contessa Costanza d’Avalos d’Aquino, la quale ottenne dai canonici di San Giovanni in Laterano, che ne erano i proprietari, che la chiesa adiacente fosse donata all’Università di Zagarise e alla contessa stessa, passando poi da questi ai Domenicani. Nel 1700 il convento passò ai Cappuccini e nel 1809 venne chiuso per via delle leggi Napoleoniche. Nel 1870, per effetto delle leggi piemontesi, la chiesa e il convento divennero proprietà governativa e vennero assegnati al Comune che li vendette a un privato nel 1876. Oggi, i suoi ambienti ospitano la scuola di Zagarise.
La Chiesa Madre di Zagarise è dedicata a Santa Maria Assunta. Una datazione dell’edificio risulta particolarmente complessa, in quanto essa presenta la struttura possente e semplice delle chiese romaniche interrotta dall’eleganza di un portale ogivale con strombatura dalle chiare influenze gotiche; a complicare ulteriormente la situazione, sulla facciata si trova l’iscrizione “M. AMBROSI FECIT HOC OPUS 1521”, una data ovviamente sin troppo tarda per le caratteristiche dell’edificio di culto. Probabilmente questa data si riferisce al completamento dell’opera già da tempo iniziata oppure a un rifacimento successivo. Sempre sulla facciata, si intravede un bassorilievo, fortemente usurato dal tempo e dagli elementi, il che ne rende difficile l’interpretazione: esso rappresenta un toro, un cervo, un fiore a quattro petali (oppure una croce templare) e infine una spiga (oppure una conchiglia).
All’interno, la chiesa presenta una sola navata con due cappelle su ciascun lato e un coro posto sopra l’ingresso. Le pareti sono decorate da stucchi floreali in gesso e dipinte nei colori dell’alba (azzurro, rosa e giallo declinati nelle loro sfumature più delicate), i colori della Vergine Maria. Il soffitto cassettonato è decorato da fiori in oro zecchino, frutto della devozione degli Zagaritani, i quali donarono ciò che d’oro possedevano perché fossero realizzati; il presbiterio, leggermente rialzato rispetto al piano della navata, è sormontato da una volta a botte, con riquadri dipinti. La prima cappella sulla destra è dedicata a san Pancrazio, il santo patrono di Zagarise, e in essa sono collocati l’altare ligneo di San Pancrazio, opera rinascimentale sulla quale si scorgono i segni del tempo e due statue in legno scolpite, raffiguranti San Pancrazio Vescovo, una a figura intera e la seconda a mezzo busto.
Bellezze Nnaturali
Le aree naturali di Zagarise offrono esperienze uniche come il canyon Timpe Rosse e le Cascate del Campanaro. Le Timpe Rosse sono un canyon di arenaria rossa, la cui colorazione è dovuta al terreno ricco di ferro. Le sue forme sinuose, eccezionali in un territorio come la Presila catanzarese, sono state modellate esclusivamente dalla natura nel corso dei secoli. Esse costituiscono, inoltre, luogo di nidificazione per una coppia di capovaccaio.
Il rifugio Leone Grandinetti, situato nel Parco Nazionale della Sila, è ideale per escursioni e attività all'aria aperta.
Cultura e Musei
Il Museo dell’Oli di oliva e della Civiltà contadina e il Museo d'arte sacra "Silvestro Frangipane" conservano la storia e le tradizioni locali, offrendo una panoramica sulla vita e la cultura di Zagarise nei secoli.
Il piccolo museo d’arte sacra è intitolato a un domenicano nativo del luogo, vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII. Vi si trovano opere del XVII e XIX secolo, di soggetto sacro, tra le quali degne di nota risultano il San Domenico, la Madonna Divina Pastora – un’iconografia estremamente rara nel catanzarese – e la Via Crucis opera di Francesco Colelli; su alcune delle singole tele di questo ciclo sono ancora leggibili i nomi dei committenti, tra i quali la stessa figlia del pittore, Giovanna, la quale si sposò a Zagarise, dove infine suo padre sarà sepolto.
Eventi e tradizioni
Zagarise celebra numerose sagre ed eventi, come il "Borgo in festa" durante l'estate e "Natale in Borgo" durante il periodo natalizio, che esaltano le tradizioni culinarie e culturali del comune.
Zagarise è un esempio perfetto di come storia, cultura, natura e scienza possano convivere armoniosamente, offrendo ai visitatori un'esperienza ricca e variegata. Con il telescopio Ipazia d’Alessandria, il comune non solo celebra il suo passato, ma guarda anche verso il futuro, promuovendo la conoscenza e l'esplorazione scientifica.