Estero

Yemen, 47.000 sfollati da dicembre secondo l'Onu

YEMEN, 6 FEBBRAIO- Quasi 47.000 persone sono state costrette a lasciare la propria abitazione in Yemen. L’intensificarsi degli scontri armati a partire dallo scorso dicembre in due aeree del paese ha reso la situazione insostenibile per molte famiglie.   [MORE]

“L’escalation dei conflitti a Tai’z e Hodeida dal dicembre 2017 ha costretto 27 mila persone a rigugiarsi ad Aden e in altri governatorati del sud”, queste le parole del portavoce del segretario generale dell’Onu Stephane Duiarric. Il funzionario ha poi spiegato come la situazione al Sud del paese si sia normalizzata. Ad Aden sono state riaperte le scuole, i porti e gli aeroporti che svolgono la loro attività in condizioni normali. Anche le operazioni umanitarie stanno riprendendo, dopo alcuni giorni di scontri tra le milizie separatiste e le forze governative.

Tuttavia il blocco delle settimane precedenti al 20 dicembre 2017 continua ad avere un forte impatto sulle famiglie e le imprese dello Yemen, come ha spiegato il rappresentante dell’Onu Durric. Il diplomatico ha detto che i prezzi del cibo durante il blocco sono saliti del 47% rispetto alla media precedente al marzo 2015.

Nei mesi scorsi i sauditi avevano bloccato qualsiasi accesso alla penisola dello Yemen aggravando, così, la situazione umanitaria all’interno del paese, isolando sempre di più.

Aden è diventata la sede provvisoria del governo internazionalmente riconosciuto del presidente Abd-al-Mansh Mansour Hadi sostenuto da una coalizione militare araba a guida sauditi. Questo è avvenuto in seguito alla conquista da parte dei ribelli sciiti filo-iraniani hurthi di maggior parte dello Yemen, compresa la capitale Saana nel 2014.

Federica Fusco 

immagine: serenoregis.org