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Yardbirds: i "Gallinacci" al Settembre al Parco
CATANZARO (CZ), 7 SETTEMBRE 2014 – Un concerto degli Yardbirds dovrebbe essere tappa obbligatoria di chi si dichiara appasionato di musica rock o di chi si è appena affacciato al genere. Il 5 settembre, a Catanzaro, presso l'anfiteatro del Parco della Biodiversità Mediterranea si è tenuto questo importante evento che ha richiamato un numero considerevole di pubblico.
[MORE]Gli Yardbirds, nascendo nel 1963 in Inghilterra, sono uno dei primi gruppi della storia del rock. Protagonisti nell'innovazione delle tecniche chitarristiche oltre che fondatori delle rudimentali basi di quello che un decennio dopo sarà etichettato come hard rock, sperimentando un sound più duro miscelato con blues, r&b e psichedelia. Ma ancora, bisogna ricordarli come il gruppo che ha lanciato tre chitarristi che poi hanno fatto la storia del loro strumento: Eric Clapton (nel periodo 1963-'65), Jeff Beck (nel periodo 1965-'66) e Jimmy Page (nel periodo 1966-'68). Nel 1968 la band si scioglierà – per poi riformarsi nel 1992 – con all'attivo ben 5 album. Proprio nel '68, per concludere una tournée già sottoscritta dal gruppo, Jimmy Page utilizzò il nome New Yardbirds e chiamo tre nuovi membri. Il gruppo, a fine tour, cambiò nome in Led Zeppelin...
Sul palco della rassegna Settembre al Parco sono saliti due membri storici degli anni sessanta (Jim McCarty alla batteria e ai cori ed Anthony Topham alla chitarra) affiancati da tre musicisti reclutati nei più vicini anni zero (Ben King alla chitarra, David Smale al basso e Andy Mitchell alla voce e all'armonica). La performance, dalla durata di un'ora e mezza, ha spaziato per tutti i primi cinque anni di carriera della band con grande entusiasmo da parte dei cinque ed una buona risposta dei presenti nel sottopalco e nelle gradinate. La scaletta ha ripercorso quegli anni quasi cronologicamente, evidenziando l'evoluzione affrontata in un così breve lasso di tempo, con brani del calibro di For your love, I'm a man, Heart full of soul e Dazed and confused.
Non è stato di certo il concerto della vita, ma di sicuro un'emozionante esperienza che solo dei musicisti che hanno un determinato bagaglio artistico possono far nascere.
Laratta Federico