Cronaca

Yara Gambirasio, in corso udienza preliminare. Mohammed Fikri non stava fuggendo

BERGAMO, 6 DIC. - E' attualmente in corso nel carcere di Bergamo l'udienza di convalida del fermo di Mohammed Fikri, il marocchino fermato nell'ambito delle indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio, la 13enne studentessa di Brembate. C'è attesa per sapere se l'immigrato, assistito dall' avvocato Roberta Barbieri, confermerà al gip la versione già rilasciata nelle scorse ore al pubblico ministero Letizia Ruggeri.[MORE]

Il giudice per le indagini preliminari Vincenza Maccora ha già fatto sapere che si pronuncerà in merito alla convalida del fermo non prima della giornata di domani.

DUBBI E OMBRE SU FIKRI «Non stavo fuggendo, quel viaggio era già programmato: andavo a trovare i miei genitori in Marocco». E' quanto avrebbe dichiarato agli inquirenti Mohammed Fikri, 23 anni, il muratore marocchino regolare residente a Montebelluna (Treviso) rispondendo alle domande incalzanti degli inquirenti sul misterioso caso di Yara.

Da sabato notte si trova in una cella del carcere di via Gleno, in stato di fermo: sequestro di persona e omicidio le ipotesi di reato che gravano sulla sua testa, anche se gli inquirenti sono ancora molto cauti sul suo presunto ruolo nella vicenda.

A far scattare le manette sono state le intercettazioni telefoniche, in particolare una frase pronunciata al telefono da Mohammed Fikri. "Allah, perdonami, non ho ucciso nessuno".

Anche se ancora ci sono dubbi sulla corretta traduzione dall'arabo (c'è chi dice che potrebbe trattarsi solo di una preghiera). Risulterebbe inoltre che Mohammed aveva chiesto le ferie anticipate al suo datore di lavoro (e non avrebbe più lavorato al cantiere del centro commerciale di Mapello dopo sabato 27 novembre, giorno dopo la scomparsa di Yara). Il biglietto del traghetto l'aveva comprato da giorni, lunedì 29 novembre, prenotando il posto sulla corsa di sabato sera, 4 dicembre.

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