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BERGAMO, 11 DICEMBRE - Le ricerche continuano a ritmo serrato e per gli investigatori Yara Gambirasio "è viva", nel senso che non è lecito abbandonare ogni speranza. Ma intanto nelle indecifrabili indagini sulla scomparsa della tredicenne di Brembate arrivano anche alcune rivelazioni emerse ieri dalla trasmissione "Quarto grado" su Retequattro, informazioni già al vaglio degli inquirenti.[MORE]
La prima sarebbe il vero testo dell'ultimo sms della ragazzina: non come precedentemente detto "SI, confermo" ma: "Dobbiamo essere lì per le 8". L'altra è il racconto di una residente di Ponte San Pietro, paese vicino a Brembate di Sopra, che ha l'abitudine di comunicare con la figlia via walkie talkie.
Il 26 novembre pomeriggio, nelle ore della scomparsa di Yara, la donna ha sentito una voce maschile che ha detto "ce l'ho, l'ho presa, la portiamo là". La cosa l'ha turbata al punto che non avrebbe chiusi icchio la notte e il mattino dopo ne ha parlato al parroco, che le ha consigliato di andare dai carabinieri.
Nello studio di Retequattro - alla presenza dell'ex comandante dei Ris Luciano Garofano - Salvo Sottile ha provato a ricostruire la significatività di queste rivelazioni: bisogna verificare se i rapitori comunicavano via ricetrasmittente (evitando i telefoni cellulari) e in questo caso pensare a un rapimento organizzato e premeditato che avrebbe coinvolto più persone.