Cronaca
Yara Gambirasio, cosa "nasconde" Manganelli?
BERGAMO, 13 GENNAIO - Riaffiora la pista estera nelle ricerche di Yara Gambirasio, ma non è quella privilegiata. A precisarlo è il capo della Polizia Antonio Manganelli. "Siamo in contatto con le polizie di 188 Paesi - ha detto -. Non bisogna lasciare nulla di intentato, ed è doveroso seguire anche una pista che non si ferma al nostro Paese". "Io ho un'idea, ma ritengo di non doverla dire", ha aggiunto.[MORE]
Manganelli, nel corso di un colloquio informale con gli inviati a Brembate Sopra, ha detto che chi indaga ha il dovere di sperare che sia viva e ha cercato di rassicurare la famiglia promettendo che nessuna pista verrà trascurata dagli inquirenti. "Credo che chi indaga abbia il dovere di sperare - ha detto il capo della Polizia -. Gli investigatori hanno il dovere di individuare la causa di questa scomparsa, colui o coloro che hanno sottratto questa ragazza, devono raccogliere un quadro indiziario per consentire uno sviluppo processuale".
Manganelli ha poi aggiunto che "gli investigatori stanno inseguendo qualsiasi pista. Posso solo esprimere il compiacimento per come la magistratura e le forze di polizia stanno svolgendo le indagini ed esprimere la fiducia che tutto quello che si può fare non sarò lasciato senza sviluppo".
"La mia testimonianza è quella di una professionalità che deve essere trasmessa alla famiglia come elemento di fiducia che nulla sarà lasciato intentato - ha detto ancora -. Stiamo lavorando con grande impegno, ma anche con amore e con passione. Gli investigatori si stanno impegnando con il cuore da un mese e mezzo anche nei giorni tradizionalmente dedicati al riposo come Natale e Capodanno, senza guardare l'orologio. Per questo ho sentito il dovere di incontrarli e ringraziarli per quello che stanno facendo".
Infine, Manganelli ha sottolineato di essersi fatto un'idea sul caso Yara, ma non ritiene opportuno comunicarla. "Ho un'idea ma non ritengo di doverla dire, perché queste impressioni dovrebbero essere comunicate da chi è preposto a fare questo", ha detto. "L'investigazione è un grande mosaico di tessere apparentemente insignificanti che diventano, dopo giorni o dopo mesi, strategicamente fondamentali -. Per gli investigatori moderni i tabulati telefonici sono una tessera di questo mosaico, bisogna avere grande pazienza, si devono raccogliere tutti gli elementi e cercare di sistemarli in modo tale che producano un risultato".