Politica

World Drug Report 2012: pubblicati i dati ONU sulla droga che circola nel mondo

ROMA, 26 GIUGNO 2012. - In occasione della giornata internazionale contro la droga l'Agenzia delle Nazioni Unite UNDOC ( United Nations Office on Drugs and Crime), ha presentato oggi presso la sede del Palazzo delle Nazioni Unite a New York, il WORLD DRUG REPORT 2012, definendo così il quadro dell’attuale contesto mondiale. [MORE]

L’UNODC, è stata istituita nel 1997 per contrastare la diffusione della droga, la criminalità e il terrorismo internazionale, attraverso la cooperazione e l’assistenza tecnica agli Stati nelle fasi di ricerca elaborazione e analisi per l’adozione di decisioni politiche utili alla ratifica e all'attuazione di trattati e convenzioni internazionali ad hoc.

Il rapporto, finalizzato alla prevenzione ed alla tutela dei diritti umani, individua nel numero di 230 milioni di persone la percentuale di coloro che hanno utilizzato una droga almeno una volta nel 2010, circa il 5 per cento della popolazione mondiale di età compresa tra 15-64 anni. Il consumo di droghe illecite inoltre, mentre resta sostanzialmente identico nei paesi non in via di sviluppo, è invece in aumento nei paesi emergenti, sempre più esposti a problemi di carattere sociale ed economico.

Secondo le stime diffuse dal rapporto, se le droghe più diffuse restano la cannabis e le amfetamine, eroina e cocaina ogni anno causano la morte di 2 milioni di persone. Più confortanti invece, i dati sulla produzione e il traffico, che indicano un calo generale nel quinquennio 2006 - 2010.

Alla presentazione del rapporto ha preso parte il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, unitamente al Capo del Dipartimento Politiche Antidroga (DPA) Serpelloni secondo il quale, “L'offerta di un'ampia gamma di droghe sintetiche (154 identificate negli ultimi 24 mesi) probabilmente continuerà ad aumentare pur avendo l'Italia un buon Sistema di Allerta che è stato in grado di identificare precocemente e mettere fuori legge la stragrande maggioranza di queste nuove droghe… È necessario mantenere e consolidare sempre di più l'approccio bilanciato e fortemente orientato alla prevenzione, alla cura e al recupero delle persone tossicodipendenti, ma contemporaneamente di contrasto del traffico e dello spaccio, che l'Europa ha sposato e riconfermato, anche grazie al forte contributo italiano, per le prossime e nuove strategie comunitarie. Non trovano spazio quindi ipotesi di legalizzazione.
 

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