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Associazione culturale ORIZZONTI ARTISTICI Con il patrocinio di U.N.A.Sa.M – odv UNIONE NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI PER LA SALUTE MENTALE
presenta
ANDREA LINTOZZI e SABRINA MARTINA
in
WORLD BUILDERS
di JOHNNA ADAMS
Regia di RICCARDO D’ALESSANDRO
Scene e costumi di NICOLA CIVININI
Traduzione ENRICO LUTTMANN
dal 1 al 4 dicembre 2022 TEATRO LO SPAZIO debutto nazionale
SINOSSI
Whitney e Max sono due giovani ragazzi e soffrono di disturbo schizoide di personalità. Vivono nel profondo delle loro realtà immaginate: una espansiva e fantasiosa, l'altra oscura e brutale. Per liberarsi da queste visioni e diventare membri funzionali della società, si imbarcano in una sperimentazione clinica di farmaci che potrebbe cancellare questi mondi per sempre. Ma sono davvero in grado di lasciarsi alle spalle le loro fantasie? In un'epoca medicata in cui la nostra immaginazione è colonizzata dai mass media, come facciamo a sapere quando la felicità è reale? Quando le pillole iniziano a funzionare, si innamorano. Ma amare una persona funziona davvero distruggendo due mondi interi?
NOTE DI REGIA
Portare in scena World Builders di Johanna Adams significa innanzitutto condividere con il pubblico italiano un testo teatrale molto intenso e ingiustificatamente poco conosciuto, che ha calcato le scene newyorkesi con un grande successo di pubblico e critica. Max e Whitney, i protagonisti di questo viaggio di formazione, o più appropriatamente di omologazione, sono lo specchio di come tendiamo ad affrontare la diversità oggi, dimenticandone la portata di gioia e di energia vitale. Ho scelto di rappresentare questa commedia per mostrare quanto di poetico e magico ci sia nella visione “altra”, sposando appieno le parole con cui la critica l’ha accolta: questo lavoro mette in seria discussione tutto ciò che presumiamo di sapere sulla malattia mentale e la sua supposta anormalità, permettendoci di sperimentare una visione più ampia che abbraccia gamme cromatiche ed emotive inaspettate.
La nostra cultura considera la malattia mentale una cosa inequivocabilmente negativa. Un disturbo che dovrebbe essere debellato. Ciò ignora il fatto che la maggior parte dei nostri artisti più famosi lotta con la malattia mentale. Può essere una fonte di grande bellezza, ispirazione e saggezza. Questa commedia esplora la malattia mentale da quell'angolazione. Per celebrare le possibilità e la gioia che a volte si possono trovare nel mezzo della tragedia di una grave malattia mentale. Può essere una benedizione così come una maledizione. Questo gioco si occupa di questo fatto. E cerca di portare il pubblico con alcuni dei doni vividi, meravigliosi e terribili che può darti essere pazzo.
In questo progetto teatrale si esplora il disturbo schizoide di personalità. Le domande in questa commedia sono: "La malattia mentale è davvero così grave?" "A che punto la malattia mentale è produttiva o addirittura superiore alle normali interazioni nel mondo?" "Chi ha il permesso di fare quella chiamata di giudizio?" “Il paziente può dire: 'Non sto soffrendo. Mi sto godendo la mia malattia mentale'?" A che punto diventa un comportamento ovviamente malsano e folle? C'è una certa validità in quel tipo di argomento. I personaggi stanno esplorando questo concetto. Non si preoccupano delle loro malattie mentali. Imparare a convivere con qualcosa come un disturbo bipolare significa cercare il positivo.
A più di quarant’anni dalla Legge “Basaglia”, la 180 del 1978, è ancora aperto il problema
di una corretta informazione per superare la discriminazione sul disagio mentale e favorire l’inclusione delle persone che ne soffrono. Nel nostro Paese una persona su quattro ogni anno ha esperienza di un problema di salute mentale. In un anno i servizi specialistici del Servizio sanitario nazionale assistono più di 850mila persone. Il tema è quindi quanto mai diffuso, riguarda forse ogni famiglia, direttamente o indirettamente ognuno di noi. Conoscerlo è l’unico modo per non lasciarsene intimorire e darsi la forza di includere nella nostra vita la fragilità.
Perché non c’è salute senza salute mentale.
TEATRO LO SPAZIO
Via Locri 42, Roma
informazioni e prenotazioni 339 775 9351 / 06 77204149 - [email protected]
giov – sab h 21:00 – dom h 17.30
prezzo biglietto 15€ - disponibili su www.teatrolospazio.it