Cronaca

WindJet: stop ai voli. Restano a terra anche 30 orfani russi

BERGAMO, 16 AGOSTO 2012 - Mentre Alitalia chiude il capitolo WindJet e quest'ultima cerca un'altra soluzione, dando intanto il via alla cassa integrazione dei lavoratori coinvolti, sono soprattutto i passeggeri a pagarne le conseguenze. E' il caso di trenta orfani russi, bloccati all'aeroporto Orio al Serio.

Lo stop ai voli della compagnia siciliana non ha consentito ai minorenni di tornare in Russia. Avrebbero dovuto imbarcarsi il 30 Agosto, con il volo delle ore 9.05, dopo essere stati ospitati da alcune famiglie bergamasche dall'inizio del mese di Giugno.

Franco Rossi, portavoce della Delegazione famiglie bergamasche, che si occupa di organizzare l'accoglienza dei bambini da undici anni, ha dichiarato: «In questo modo avremo dei problemi per l’espletamento delle pratiche per la prossima ospitalità invernale e forse future».[MORE]

Il problema principale nasce dal fatto che il visto dei ragazzini scade alla fine del mese e questi ultimi saranno costretti a rimanere in Italia finchè non si troverà una soluzione per farli tornare in Russia. La speranza della Delegazione è quella di riuscire a far partire i bambini prima della scadenza del permesso di soggiorno, in modo tale da non inceppare in problematiche burocratiche in futuro.

«Abbiamo contattato l'agenzia che si occupa del viaggio e verso il fine settimana avremo qualche notizia in più. Speriamo che la situazione si sistemi», spiega Franco Rossi. Il lavoro della Delegazione, affiliata all'associazione Valle del Centa, è importante per garantire agli orfani russi alcuni periodi di spensieratezza, durante i quali possono venire a contatto con il calore familiare.

Ogni anno, i bambini partono dalla regione di Tambov, che si trova a cinquecento chilometri da Mosca. Rischiare di incrinare i rapporti tra le famiglie e l'amministrazione russa, è grave e triste nei confronti dei ragazzini.

(Foto da expo2015notizie.it)

Alessia Malachiti