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Wimbledon: Federer e Murray in finale, pronti a scrivere la storia
ROMA, 7 LUGLIO 2012 – C’è qualcosa di straordinario nel modo in cui, negli ultimi anni, Roger Federer sta interpretando il tennis. Dopo innumerevoli scontri leggendari con il rivale di sempre Rafael Nadal e il dominio incontrastato delle classifiche per un tempo quasi infinito, ha lasciato che il maiorchino prima e Novak Djokovic poi, guadagnassero il terreno necessario per insediarsi sul gradino più alto del podio, facendosi relegare al terzo posto, per poi tornare, sistematicamente, ogni due tre mesi, a strabiliare il pubblico con il gioco ricco di classe che l’ha reso leggenda.
L’uomo che ha vinto tutto e al quale manca solo la realizzazione del grande slam per raggiungere quella perfezione che, a detta di tutti, è inesistente, colui che una delle divinità per eccellenza dell’Olimpo tennistico, tale Pete Sampras da Washington, ha definito “il tennista più forte del mondo”, ha tirato fuori la testa dalla sabbia, per l’ennesima volta in questa stagione, ed ha ricordato a tutti che lui è ancora il più grande giocatore che la storia ricordi.[MORE]
Londra è la sua casa e Wimbledon è il suo giardino. Il campione di Basilea l’ha dolorosamente ricordato ieri, con un punteggio di 6-3, 3-6, 6-4, 6-3, al campione uscente Djokovic , quel ragazzino serbo numero uno al mondo che vince ma non incanta il pubblico come sa fare solo “The King”.
A caccia del successo numero sette sui verdi prati inglesi, sua altezza reale Roger Federer incontrerà uno dei più illustri sudditi di Sua Maestà la Regina, lo scozzese Andy Murray, primo britannico a raggiungere la finale del torneo inglese dal lontano 1938.
Il campione di Basilea che, in caso di vittoria, salirebbe di nuovo sul gradino più alto del podio, e lo scozzese, desideroso di riportare, dopo settantasei anni, il trofeo del torneo più prestigioso al mondo in terra britannica, si affronteranno oggi sul centrale di Wimbledon, in una finale che promette di essere epica e che è, qualunque sia il risultato, destinata a scrivere la storia.
(foto it.wikipedia.org)
Elisa Lepone