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WikiLeaks: Assange nemico di stato USA, collaboratori rischiano pena di morte

LONDRA, 27 SETTEMBRE 2012 - Dall'ambasciata ecuadoregna a Londra, Julian Assange ha chiesto di cessare l'accanimento del governo americano contro WikiLeaks. Ad essere preso di mira non è soltanto il fondatore, ma anche i suoi collaboratori, in particolar modo l'ex soldato Bradley Manning.

Secondo il quotidiano australiano Sydney Morning Herald, gli Stati Uniti si avvalgono della legge "Freedom of Information Act", tramite la quale Assange viene annoverato tra i nemici di stato, proprio come i terroristi di Al-Qaida ed i Talebani.[MORE]

Lo stesso giornale rende noto che soldati ed ufficiali non possono in alcun modo contattare coloro che fanno parte dei nemici di stato e dunque, l'ex soldato che ha trasmesso le informazioni al fondatore di WikiLeaks, rischia accuse gravissime, che potrebbero addirittura far scattare la pena di morte.

Julian Assange, sempre barricato nell'ambasciata dell' Equador, oltre ad aver chiesto di porre fine alle pressioni americane su Bradley Manning tramite un videomessaggio. Ha anche accusato il Presidente Obama di perseguitare la sua organizzazione e di aver sfruttato la rivolta araba al fine di guadagnare voti alle elezioni.

(Foto da www.agi.it)

Alessia Malachiti