Cronaca
WhatsApp: Garante per la privacy tutela utenti italiani
ROMA, 27 FEBBRAIO 2013 - In seguito ad un rapporto steso dai Garanti per la privacy canadesi ed olandesi, sono emersi diverse problematiche riguardanti la tutela ed i rischi per la protezione dei dati personali degli utenti e di terzi. Il Garante italiano per la privacy ha dunque ritenuto opportuno richiedere dei chiarimenti alla societa' californiana che fornisce WhatsApp e di comunicare ogni informazione utile per valutare il rispetto della privacy degli utenti italiani. L’Autorità cerca infatti di garantire i diritti dei cittadini pur trovandoci in un contesto di servizi ormai globalizzati.
Per utilizzare WhatsApp gli utenti devono consentire alla applicazione di accedere alla proprio rubrica dei contatti e dunque ai dati personali di soggetti terzi, tra cui quelli che non hanno scaricato l'applicazione e non utilizzano il servizio. Risultano dunque critiche le misure di sicurezza adottate, sia riguardante la conservazione dei dati trattati, sia al loro accesso da parte di terzi non autorizzati.
E' per tale motivo che l’Autorità chiede di chiarire alcuni aspetti come ad esempio quali siano quei dati personali degli utenti che vengono raccolti ed usati al momento dell'iscrizione e nel corso dell'erogazione dei servizi di messaggistica e condivisione file e quali siano eventualmente conservati e protetti. Un altro quesito riguarda le misure adottate (es. cifratura, generazione di credenziali etc.) che limitano il rischio di accesso da parte di terzi e se in particolare siano stati previsti sistemi contro gli attacchi tipo "man in the middle", che in maniera illecita acquisiscono il contenuto dei messaggi scambiati mediante l'applicazione. Ulteriore chiarimento riguarda il tempo in cui vengono conservati i dati degli utenti e il numero degli account riferibili a quelli italiani. [MORE]