Scienza & Tecnologia
Whatsapp diventa a pagamento, è polemica tra gli androidi
SANTA CLARA (CALIFORNIA), 31 GENNAIO 2013 - Smentite le voci della fusione con Zuckerberg e il suo Facebook, gli ideatori del sistema di messaggistica istantanea per smartphone, Jan Koum e Brian Acton, dal loro quartier generale negli Stati Uniti hanno deciso di fare da sé per trovare proventi e arricchirsi maggiormente.
In principio era una bufala, ma con il passar del tempo la news che Whatsapp prima o poi sarebbe divenuto a pagamento, ha cominciato a farsi strada e così è stato. Da sempre per i possessori di Iphone, l’applicazione scaricabile da i-tunes, ha sempre avuto un costo di 0,79 centesimi per istallarla sul dispositivo. Mentre per quelli di smartphone, dal sistema operativo android, black berry, nokia/symbian o window phone, sia download che utilizzo dal primo istante è sempre stato gratis. [MORE]
Ma nelle faq dell’app, è scritto(in maniera non proprio chiarissima) che il servizio è gratuito per il primo anno, se si vuole continuare a utilizzarlo dal secondo anno in poi, vi è da pagare una somma irrisoria, dato che permette di inviare messaggi, foto, video e brani in pochi secondi, ma tuttavia il popolo dei finora eletti che utilizzavano l’applicazione come pane quotidiano non ci sta.
Perché è vero che 0,89 centesimi sono meno di un caffè, ma per chi dispone di smartphone con sistema non iOs, sarà un abbonamento con scadenza e rinnovo annuale della cifra. Innumerevoli messaggi negativi da parte di tanti utenti sul Play Store.
Qualcuno paragona la quota da versare ogni anno al canone Rai: «Certamente non discuto l'importo banale a dir poco! Ma.... annuale? Tutti gli anni si deve rinnovare pagando e in più vengono sottratti 7 giorni di utilizzo? Mi mancano sette giorni al rinnovo e già non funziona più. Parliamone, mi sembra una sana presa in giro. No grazie. Lo store è pieno di applicazioni di messaggeria istantanea da sostituire questa, è in un attimo!».
Qualcun altro è ben disposto a pagare, ma se costo sia, che ci siano anche dei ritocchi all’intera applicazione: «Per un euro all'anno (che ci sta anche come pagamento del servizio) mi aspetto che sia più curata la grafica, le funzionalità e soprattutto la sicurezza ed efficienza per quando riguarda la gestione della privacy».
Ovviamente, è molto difficile prendere una posizione a riguardo, dato che lo stesso market è pieno zeppo di applicazioni con le stesse funzioni di whatsapp a titolo totalmente gratuito, quindi ai posteri l’ardua sentenza.
(fonte: www.bitcity.it)
Rosalba Capasso