Welfare: "la terza Calabria", seminario regionale a Lamezia
Cronaca Calabria

Welfare: "la terza Calabria", seminario regionale a Lamezia

lunedì 17 giugno, 2013

LAMEZIA TERME (CZ), 17 GIUGNO 2013 - "La Terza Calabria", ovvero una Calabria nuova, una regione in cui i diritti sociali delle categorie piu' deboli e svantaggiate non siano calpestati o ignorati ma si possano affermare senza difficolta'; una terra in cui concetti come economia solidale, servizi di Welfare e volontariato di prossimita' non rimangano idee astratte ma si concretizzino in azioni volte alla crescita socio-economica e culturale della realta' calabrese.

Questo il leit - motiv del seminario regionale tenutosi al Grand Hotel Lamezia di Lamezia Terme nell'ambito del percorso formativo del Progetto FQTS 2013 ( Formazione Quadri Terzo Settore) finanziato dalla Fondazione con il Sud e sostenuto sostenuto da Forum Terzo Settore, Convol, CsvNet e Consulta nazionale del Volontariato. Introdotto da Nunzia Coppede', coordinatrice calabrese del progetto FQTS 2013, il seminario ha registrato la presenza di vari esperti che hanno dibattuto il tema assegnato in tutti i suoi diversi aspetti. Don Giacomo Panizza, fondatore e presidente della Comunita' Progetto Sud, ha ribadito che "i diritti sociali sono riconosciuti dalla Costituzione italiana e dalle Convenzioni Onu, inoltre sono proposti dalla Carta sociale europea. Si tratta - ha precisato il presidente della Progetto Sud - di diritti per ciascuna persona e per tutti: i diritti sociali sono diritti al futuro".

Panizza ha definito la Calabria come "una regione 'poco sociale' perche' carente di infrastrutturazione per la garanzia dei diritti sociali; perche' non si dota di efficaci regole e verifiche dei processi di esigibilita' dei diritti". Il sacerdote ha tenuto a sottolineare che "i diritti sociali si riferiscono all'uguaglianza e generano autonomia, liberta' e bene comune; come gli altri diritti non si ricevono ma si conquistano". Mario Coscarello dell'Area formazione e ricerca del Tavolo della rete nazionale di economia solidale, si e' soffermato sul tema dell'economia solidale citando l'esperto latinoamericano Euclides Andre' Mance, gia' docente di filosofia ed attualmente consulente del governo brasiliano per le tematiche dello sviluppo, il quale parla di "reti autopoietiche per costruire dei percorsi economici solidali". Coscarello ha spiegato che, in Italia da 10 anni a questa parte, e' stato avviato un processo di economia solidale che si sta concretizzando attraverso diversi filoni come il turismo responsabile ed il commercio equo. Si sono formati anche i distretti di economia solidale che nel nostro Paese sono 40

Paolo Ferraro, amministratore delegato del consorzio Mare Nostrum Onlus, parlando dei servizi di Welfare ha ricordato che storicamente, fino a qualche decennio fa, tutto veniva affidato alla Chiesa con le opere di carita', con la beneficenza destinata alle persone povere e disagiate. Oggi il Welfare e' un mix, una sinergia tra soggetti diversi che interagiscono tra loro. Ferraro ha sottolineato ancora che "il benessere della societa' e' dato dal benessere prodotto dal mercato e da quello prodotto dallo Stato. Negli anni - ha evidenziato l'esperto - si e' compreso che i servizi alla persona devono porre il diritto di cittadinanza al centro, abolendo le grosse strutture che spersonalizzano e favorendo invece la nascita di centri come le case-famiglia. Inoltre, sono risultate vincenti le cooperative sociali, vere imprese di comunita' che interagiscono con l'ente pubblico".

A spiegare il nuovo concetto di "volontariato di prossimita'" e' stato Giovanni Serra, segretario nazionale del ConVol, collegato via skype da Cosenza, il quale ha spiegato che si tratta di "un'azione gratuita di ascolto ed accoglienza verso chi ha bisogno. In pratica il volontariato di prossimita' e' un servizio non organizzato, non strutturato, per cui non bisogna essere competenti in qualcosa ma semplicemente bisogna essere persone". Serra ha fatto l'esempio dell'aiuto che si puo' dare ad un vicino anziano o ad un disabile che abita nel nostro condominio, o ad una famiglia numerosa del nostro quartiere. "Offrendo la nostra disponibilita' a queste persone vicine a noi - ha detto Serra - automaticamente diffondiamo la cultura della solidarieta' e ci assumiamo delle responsabilita' verso il contesto sociale piu' prossimo a noi". I temi dibattuti durante il seminario sono stati approfonditi e discussi nell'ambito di gruppi di lavoro tra i presenti all'incontro.

In seguito le considerazioni emerse nei gruppi sono state condivise in assemblea con gli stessi esperti. Prima del seminario il Progetto FQTS 2013, che la Calabria sta svolgendo in contemporanea con altre cinque regioni del Mezzogiorno ( Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia), ha dato spazio alle attivita' dei tre laboratori di Ricerca Sociale, Progettazione Partecipata e Comunicazione Sociale. I tre gruppi accolgono complessivamente una trentina di corsisti: alcuni di loro sono gia' dirigenti del terzo settore che vogliono arricchire e perfezionare la propria formazione; altri sono giovani attivisti del mondo del volontariato e dell'associazionismo che puntano a ricoprire ruoli di responsabilita' nel mondo del sociale[MORE]


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